Il M5S chiede le dimissioni di Pallaria: "Santelli ammetta d'aver sbagliato e Cotticelli si riappropri del suo ruolo"

pallaria report 2«Da Aosta a Trapani, lascia chiunque di stucco che il capo della Protezione civile calabrese, il dirigente regionale Domenico Pallaria, noto per i molteplici incarichi ad interim conferiti o confermati dai presidenti Giuseppe Scopelliti, Mario Oliverio e Jole Santelli, abbia dichiarato a Report di non sapere alcunché di edilizia sanitaria e di ventilatori polmonari, aggiungendo di essere stato catapultato nell'emergenza Covid-19». Lo affermano, in una nota, i parlamentari M5S Francesco Sapia e Bianca Laura Granato, che incalzano: «Se così fosse, Santelli, eletta nel gennaio scorso presidentessa della Regione Calabria, dovrebbe rimuoverlo oggi stesso da quell'ufficio e ammettere ai cittadini calabresi di avere iniziato molto male il suo mandato, nel segno della perfetta continuità con le solite logiche di palazzo. Specie in questo momento, la Calabria – evidenziano i parlamentari del Movimento 5 Stelle – non ha bisogno di dirigenti catapultati nell'emergenza sanitaria, ma ha la necessità e l'urgenza, anche per la preoccupante diffusione dell'epidemia a Chiaravalle Centrale, a Bocchigliero e altrove, di avere una sola cabina di regia previgente, attiva e capace di gestire con prontezza questa fase straordinaria e molto delicata».

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«Occorre rimarcare – concludono Sapia e Granato – che la guida dell'emergenza sanitaria spetta al commissario alla Sanità regionale, Saverio Cotticelli, che deve riappropriarsi del suo ruolo, sia per quanto specificamente previsto dalle norme vigenti, sia sulla scorta dell'inadeguatezza mostrata alle telecamere di Report dallo stesso Pallaria».

Sulla stessa lunghezza d'onda altri esponenti del M5S: Laura Ferrara, Anna Laura Orrico, Elisa Scutellà, Alessandro Melicchio, Massimo Misiti, Riccardo Tucci e Giuseppe Fabio Auddino.

"La nota trasmissione di approfondimento giornalistico Report – scrivono - ci ha ricordato, ieri sera, quanto sia grave l'emergenza sanitaria in Italia e quante oggettive difficoltà si vivono, ogni giorno, soprattutto nella nostra regione".

"La Calabria, in questo scenario, -dicono i parlamentari- rischia di pagare un prezzo fin troppo alto qualora l'ondata della pandemia dovesse divenire ancora più intensa. Carenze endemiche in settori chiave come quello della Sanità e criticità nel campo della prevenzione e del soccorso, rappresentano un pericoloso vulnus cui i calabresi sono purtroppo esposti.

Ecco perché indispensabile diviene approntare un sistema organizzativo che sia capace di dare risposte concrete, subitanee e adeguate da figure dotate di competenze sul tema di cui la nostra terra è comunque dotata perché ricca di risorse umane che a livello nazionale, ed internazionale, hanno saputo guadagnarsi un profilo professionale di tutto rispetto.

Alla luce –prosegue la nota- di queste considerazioni, di quanto emerso ieri nella trasmissione di servizio pubblico Report e dalle stesse disarmanti ammissioni del dirigente regionale Pallaria da poco nominato a capo dell'emergenza Covid, ci si chiede se non sia il caso di valutare un avvicendamento alla guida della Protezione Civile calabrese con una figura di maggiore e comprovata esperienza sul campo.

Tale circostanza consentirebbe inoltre all'attuale responsabile di potersi dedicare con maggiore serenità ad altri incarichi di responsabilità già precedentemente assegnati, di cui è ancora titolare, e per i quali sono in corso indagini ove, siamo sicuri, saprà favorevolmente chiarire la propria posizione.
Auspichiamo, pertanto, che il presidente Santelli non rimanga indifferente al grido di stupore e indignazione levatosi da cittadini e addetti ai lavori sulla vicenda e che affronti prontamente la questione, poiché di questione dirimente si tratta.

E' una valutazione, la nostra, –concludono gli esponenti pentastellati- come il momento di unità nazionale richiede, priva di polemiche strumentali: vuole piuttosto essere un contributo maturato con pieno spirito di franco dialogo e collaborazione istituzionale.

Al di là, infatti, di bandiere ed appartenenze politiche, il dovere, e l'agire, dei rappresentanti istituzionali eletti in Calabria, a tutti i livelli, deve essere improntato, soprattutto adesso, da sinergie e volontà di affrontare e risolvere problematiche e incombenze che gravano sul futuro prossimo dei calabresi".

 

Sul punto anche la portavoce alla Camera del M5S, Federica Dieni: «Qualcuno dovrebbe spiegare al super-mega-dirigente della Regione Calabria Domenico Pallaria che differenza passa tra un ventilatore polmonare e un ventilatore a soffitto. Prima che impari le rispettive funzioni, la presidente Jole Santelli deve però procedere senza indugio alla sua sostituzione: la Calabria non può permettersi di affrontare una crisi sanitaria e sociale senza precedenti con questi uomini al comando. È il momento di dare un forte segnale di discontinuità».


«La puntata di Report andata in onda ieri – continua la deputata – ha destato sentimenti di vergogna e preoccupazione per lo stato della sanità calabrese e per il degrado della classe dirigente regionale. Pallaria ha ammesso candidamente di non sapere nulla di ventilatori polmonari, una insipienza grave per un dirigente che è stato chiamato a gestire l'emergenza coronavirus e dalle cui mani passeranno i fondi per l'acquisto dei nuovi dispositivi sanitari».
«Pallaria, peraltro – aggiunge Dieni –, detiene un numero sproporzionato di deleghe e di incarichi, che lo rendono una sorta di asso pigliatutto in una Regione che, probabilmente, potrebbe disporre di ben altre professionalità e competenze. Santelli, piuttosto che nascondersi dietro la domanda "e chi dovevo nominare?", dovrebbe rimuovere immediatamente Pallaria dall'incarico di delegato all'emergenza coronavirus e nominare subito un manager dotato delle necessarie competenze».
«La governatrice, inoltre – conclude la deputata 5 stelle –, anziché sparare un giorno sì e l'altro pure contro il governo nazionale, che continua a ricevere apprezzamenti per il proprio operato da parte di un gran numero di Paesi stranieri, dovrebbe preoccuparsi di quello che succede nella sua Regione e ammettere anche le proprie responsabilità nella gestione fallimentare dell'emergenza in Calabria».

 

Anche i portavoce del M5S Laura Ferrara, Anna Laura Orrico, Elisa Scutellà, Alessandro Melicchio, Massimo Misiti, Riccardo Tucci, Fabio Auddino intervengono sul tema: "La nota trasmissione di approfondimento giornalistico Report ci ha ricordato, ieri sera, quanto sia grave l'emergenza sanitaria in Italia e quante oggettive difficoltà si vivono ogni giorno soprattutto nella nostra regione".
"La Calabria, in questo scenario, -dicono i parlamentari- rischia di pagare un prezzo fin troppo alto qualora l'ondata della pandemia dovesse divenire ancora più intensa. Carenze endemiche in settori chiave come quello della Sanità e criticità nel campo della prevenzione e del soccorso, rappresentano un pericoloso vulnus cui i calabresi sono purtroppo esposti.
Ecco perché indispensabile diviene approntare un sistema organizzativo che sia capace di dare risposte concrete, subitanee e adeguate da figure dotate di competenze sul tema di cui la nostra terra è comunque dotata perché ricca di risorse umane che a livello nazionale, ed internazionale, hanno saputo guadagnarsi un profilo professionale di tutto rispetto.
Alla luce –prosegue la nota- di queste considerazioni, di quanto emerso ieri nella trasmissione di servizio pubblico Report e dalle stesse disarmanti ammissioni del dirigente regionale Pallaria da poco nominato a capo dell'emergenza Covid, ci si chiede se non sia il caso di valutare un avvicendamento alla guida della Protezione Civile calabrese con una figura di maggiore e comprovata esperienza sul campo.
Tale circostanza consentirebbe inoltre all'attuale responsabile di potersi dedicare con maggiore serenità ad altri incarichi di responsabilità già precedentemente assegnati, di cui è ancora titolare, e per i quali sono in corso indagini ove, siamo sicuri, saprà favorevolmente chiarire la propria posizione.
Auspichiamo, pertanto, che il presidente Santelli non rimanga indifferente al grido di stupore e indignazione levatosi da cittadini e addetti ai lavori sulla vicenda e che affronti prontamente la questione, poiché di questione dirimente si tratta.
E' una valutazione, la nostra, –concludono gli esponenti pentastellati- come il momento di unità nazionale richiede, priva di polemiche strumentali: vuole piuttosto essere un contributo maturato con pieno spirito di franco dialogo e collaborazione istituzionale.
Al di là, infatti, di bandiere ed appartenenze politiche, il dovere, e l'agire, dei rappresentanti istituzionali eletti in Calabria, a tutti i livelli, deve essere improntato, soprattutto adesso, da sinergie e volontà di affrontare e risolvere problematiche e incombenze che gravano sul futuro prossimo dei calabresi".