Scuola, domani sit-in di protesta degli addetti alle pulizie. Fisascat Cisl: “In Calabria centinaia di lavoratori esclusi da internalizzazione, è inaccettabile”

scuola pulizie"Nessuno resti escluso". E' il grido d'allarme lanciato dal Segretario Generale Fisascat Cisl Calabria, Fortunato Lo Papa in merito alla mancata internalizzazione di centinaia di lavoratori calabresi (4 mila a livello Nazionale) coinvolti negli appalti di pulizie e decoro nelle scuole. "Sono stati internalizzati – spiega il Segretario Cislino – circa 12 mila lavoratori in tutta Italia un risultato positivo raggiunto anche per l'azione decisiva della Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltrasporti Uil ma oggi ci sono anche 4 mila lavoratori senza lavoro e senza salario, centinaia nella nostra Regione che non possono rimanere inascoltati e nell'ombra".

"Domani infatti – prosegue Lo Papa - si terrà dalle ore 10 un sit-in di protesta dinanzi l'Ufficio scolastico Regionale di Catanzaro di tutti i lavoratori della Calabria rimasti esclusi. E' inaccettabile – aggiunge il Segretario della Fisascat Cisl Calabria - che un percorso positivo che vede riconosciuto a tante lavoratrici e lavoratori un ruolo diretto nella scuola, percorso che abbiamo voluto e contribuito a realizzare, si concluda con l'esclusione e la perdita di lavoro e salario di moltissimi lavoratori calabresi".

--banner--

"La protesta di domani si rende necessaria – continua il cislino – per le mancate responsabilità di un Governo che non si è mi interessato concretamente alla vertenza, di un Ministero dell'Istruzione che non ha fatto abbastanza per ampliare la platea da internalizzare e per mantenere l'orario a tempo pieno, di un Ministero del Lavoro che non ha proposto ne accettato soluzioni concrete e immediate e delle Imprese coinvolte che interrompendo il confronto hanno impedito la ricerca di soluzioni per i lavoratori".

"La Fisascat – conclude – è vicina e saluta con soddisfazione i tanti lavoratori che hanno iniziato un nuovo percorso di lavoro, ma rimaniamo accanto a tutti gli altri e proseguiamo nella nostra battaglia fino a quando il Governo non darà risposte e soluzioni per la salvaguardia e la continuità di occupazione e di reddito dei tanti lavoratori coinvolti".