Regionali, Alboresi e Salimbeni: “Elevato rischio astensionismo, dibattito senza contenuti”

"Manca meno di una settimana al voto per le elezioni nella regione più marginale e commissariata d'Europa. Ciononostante, il dibattito politico e mediatico sembra concentrato solo ed esclusivamente sui nomi e sugli eventuali futuri ruoli dei candidati dei vari schieramenti, senza alcuna visione strategica e chiara. Il disorientamento e lo scoramento dei cittadini è palese e temiamo che, ancora una volta, il partito dell'astensionismo sarà il più votato". È questa la preoccupazione di cui si fanno interpreti i consiglieri comunali di Corigliano-Rossano Alessia Alboresi e Maria Salimbeni per le quali, in un territorio quale quello di Corigliano-Rossano che ha di recente ribaltato tutti i luoghi comuni della politica tradizionale e in cui i cittadini hanno premiato un progetto politico chiaro e rivoluzionario, si rivendica la possibilità di orientare e di dare impulso a tematiche cruciali per la Città ma anche per il futuro della Regione.

"È fuor di dubbio – proseguono – che per provenienza e appartenenza politica, ci rivolgiamo ancora una volta al centro-sinistra ma, naturalmente, l'invito a palesare la propria proposta di governo vale per tutte le forze in campo. Non è più tempo di miopie politiche attraverso le quali si continua a portare avanti campagne elettorali giocate solamente ed esclusivamente su calcoli territoriali legati a questo o a quell'altro nominativo; le sorti dei territori sono altamente interconnesse e questa è l'epoca in cui o ci si salva tutti, o si affonda tutti.

In una regione che vede emigrare ogni anno quasi cinquantamila persone – continuano – per lo più giovani, i giochi sono prossimi ad essere chiusi se non si coglie la possibilità di una vera svolta. Tra le tante questioni aperte e non più procrastinabili vi è, ad esempio, quella relativa al riordino del servizio di gestione dei rifiuti. Il sistema istituzionale calabrese sta collassando. Gli ATO, organi pletorici istituiti dalla legge, privi di personalità giuridica, sono un ibrido incapace di operare e sul quale viene scaricata tutta la responsabilità delle non scelte operate, dell'inefficienza dei servizi e di vent'anni di governi regionali e nazionali fallimentari (i commissari erano scelti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri). Scaricare sui Comuni significa scaricare direttamente sui cittadini e ciò non è più ammissibile. E la questione dei rifiuti – scandiscono le due consiglieri comunali – è strettamente collegata a quella ambientale e alla necessità di scelte politiche che valorizzino la vocazione economica dei territori. Ciò implica programmazione e idee di sviluppo che non possono limitarsi a ricalcare modelli vincenti di altri territori, per frenare lo spopolamento della nostra terra con risposte occupazionali chiare e reali.

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"Il tema delle autonomie regionali proseguono i consiglieri comunali - apre uno scenario in cui è possibile tracciare le linee per un nuovo meridionalismo che ci veda finalmente capaci guidare le dinamiche economiche e di sviluppo locale, senza subire iniziative pensate e funzionali solo ad altri territori. La definizione dei livelli essenziali delle prestazioni (Lep), previsti dalla nostra Costituzione, le risorse da destinare alla perequazione, il finanziamento delle materie oggetto di attribuzione alle regioni sono i capisaldi racchiusi nel documento elaborato dal Ministro Boccia e presentato alle regioni e che ridefinirà la possibilità di incidere su materie importantissime con delle conseguenze epocali sulla vita di ogni singolo cittadino, in primo luogo, in materia di sanità.

Su queste ed altre tematiche, quali la nuova programmazione dei fondi comunitari, si aprono – concludono Alboresi e Salimbeni – nuovi scenari e prospettive per la nostra regione sui quali Corigliano-Rossano vuole assolutamente dire la sua e per le quali chiede proposte chiare. Inevitabilmente l'Amministrazione Comunale, da parte sua, è chiamata a serrare le fila per rendere ancora più incisiva la sua azione e il suo modello di governo se vuole candidarsi quale terza città della Calabria, ad essere trainante sulle tante questioni non più procrastinabili per il destino dei calabresi".