Terremoto in Albania, aprire le Università calabresi agli studenti delle Facoltà albanesi: la proposta arriva dal consigliere regionale Gianluca Gallo

Un gesto di concreta solidarietà da parte di una regione, la Calabria, storicamente legata all'Albania.

Lo chiede il consigliere regionale Gianluca Gallo, invitando la giunta regionale ad attivarsi per creare un ponte tra le università calabrese e quelle albanesi, per dar modo agli studenti frequentanti le Facoltà d'Oltreadriatico di poter proseguire i loro studi senza intoppi dopo il terremoto che, il 26 Novembre scorso e nei giorni immediatamente successivi, ha colpito il Paese delle Aquile, causando – stando al bilancio più aggiornato – 51 morti e centinaia di feriti. «Un'iniziativa in tal senso – spiega il capogruppo della Cdl è stata già assunta in Puglia, ma credo che la Calabria non possa e non debba essere da meno, specie alla luce degli antichi rapporti di fratellanza che la legano all'Albania anche per essere, da secoli, terra e casa di molte comunità albanesi». Prosegue Gallo: «Nelle zone colpite dal sisma è attiva, tra l'altro, la Facoltà di Medicina di Tirana, peraltro frequentata anche da molti giovani italiani. Al fine di consentire loro la prosecuzione degli studi e della formazione, sarebbe opportuno adoperarsi per ospitarli, almeno in qualità di uditori, nei nostri atenei». Da qui l'appello al governatore affinchè «si renda promotore di incontri e contatti utili a coinvolgere le università calabresi nella creazione di una rete istituzionale di solidarietà che valga, almeno in via temporanea, a salvaguardare il diritto allo studio di tantissimi giovani, molti dei quali calabresi e legati alle comunità albanesi di Calabria».

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