Beni culturali, Corrado (M5S): “Catanzaro, Cosenza e Crotone senza guida, fare chiarezza”

"Dopo tre anni di passione... chi dirige la Soprintendenza ABAP per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone? La domanda è legittima e per accertarlo ho fatto istanza di accesso agli atti ex L. 241/1990. La sede cosentina si è infatti liberata all'inizio dell'estate e l'interpello che la Direzione Generale Organizzazione del Ministero Beni Culturali ha bandito il 26 giugno la rendeva disponibile già a far data dal 10 luglio ma a distanza di tre mesi, nell'interpello del 26 settembre, è stata rimessa in palio (insieme alla SABAP di Reggio e Vibo). Mi consta che più d'uno fra dirigenti e funzionari, da tutta Italia, abbia avanzato domanda di conferimento dell'incarico, eppure, il 31 ottobre scorso, entrambe le Soprintendenze calabresi sono rientrate in un terzo interpello che, se giustificato, come si evince dal testo della relativa circolare, con le decisioni assunte dall'arch. Galloni a seguito di non meglio specificati rilievi della Corte dei Conti, sembrerebbe però avere avuto l'effetto di annullare gli incarichi già assegnati solo di alcuni Istituti, non di tutti quelli inseriti nelle circolari di giugno e settembre.

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"Non si comprende in base a quale criterio ciò sia accaduto né quale sorte abbiano avuto le sedi 'scomparse' dagli elenchi. A fronte di un processo di selezione del personale che, in Calabria come altrove, appare quantomeno opaco, la richiesta di accesso mira proprio a fare chiarezza. Un Ufficio per molti versi disastrato com'è oggi quello della SABAP Cosenza-Catanzaro-Crotone non può permettersi, infatti, di restare privo di una guida autorevole e competente più dello stretto necessario, men che meno per ragioni incomprensibili che potrebbero preludere ad una gestione che non si ponga, com'è indispensabile, in netta discontinuità con la precedente". Lo afferma, in una nota, la senatrice del Movimento Cinque Stelle, Margherita Corrado.