Sanità, Partito Comunista: “Questione calabrese sia messa al centro dell'agenda politica regionale”

"Alla vigilia del Consiglio Comunale di Polistena, aperto agli interventi del pubblico, per discutere la carenza di medici presso il locale nosocomio ospedaliero che rischia, per questo, di non poter soddisfare le esigenze del territorio, il Partito Comunista coglie l'occasione per denunciare questo stato di cose che coinvolge tutti i presidi sanitari della regione. Il Partito Comunista, da tempo impegnato in dette denunce, stigmatizza l'operato dei Commissari regionali alla Sanità che affrontano la questione alla stessa stregua di un deficit aziendale e, quindi, senza adottare le necessarie misure indispensabili a risanare quanto le passate gestioni, rispondenti alle amministrazioni politiche di centrodestra e centrosinistra, hanno prodotto attraverso tipi di amministrazione corrotta e clientelare.

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"Il Partito Comunista, alla luce di ciò, ribadisce la necessità di portare la questione sanitaria calabrese al centro dell'agenda politica regionale, ma da affrontare secondo le necessità dei cittadini e non dei contabili, cercando di risparmiare tagliando sprechi ed esternalizzazione dei servizi e non personale medico e paramedico che, invece, va implementato insieme a tutte le attrezzature e ai macchinari diagnostici. Detto ciò, il Partito Comunista impegnerà tutte le proprie forze per difendere e per far crescere l'Ospedale di Polistena e tutte le strutture sanitarie pubbliche che rischiano di chiudere, o di non funzionare, a causa di oltre vent'anni di mala politica che ha guardato più agli interessi della sanità privata a scapito di quella pubblica". E' quanto si legge in una nota del coordinamento del comitato provinciale del Partito Comunista di Reggio Calabria.