Turismo, Metallo (Unindustria): "Calabria non decolla"

"La stagione turistica che volge al termine conferma che la Calabria, in termini di presenze e ricavi, non riesce ad avere quel decollo definitivo e stabile, auspicato dagli operatori del settore e dall'indotto. Quando si arriva a fine stagione, si apre sempre un dibattito contrapposto tra il sistema imprenditoriale e quello pubblico. Occorre fare una distinzione netta tra presenze turistiche e ricavi da fatturato". Lo sostiene, in una dichiarazione, Demetrio Metallo, presidente della Sezione Turismo di Unindustria Calabria, secondo il quale "i primi dati sulle presenze turistiche del 2019 in Calabria, ancora non ufficiali, parlano di un territorio a piu' velocita'". "Ci sono comprensori - aggiunge - in cui si registra un incremento di presenze rispetto al 2018, zone che mantengono gli stessi standard ed altre che invece hanno avuto un calo. Bisogna fare molta attenzione perche' il dato delle presenze deve necessariamente essere confrontato con il fatturato e con i ricavi economici. Il sistema dell'offerta turistica, nel suo complesso, non e' sempre in grado di soddisfare una domanda che e' diventata sempre piu' attenta ai servizi erogati ed al rapporto prezzo-qualita'".

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Secondo Metallo, "la concorrenza globale e' sempre piu' forte e spesso e' rappresentata da Paesi del bacino del Mediterraneo molto vicini alla Calabria. Questi territori hanno un'offerta piu' aggressiva della nostra, dovuta soprattutto al fatto che la pressione fiscale cui sono sottoposte le loro imprese e' nettamente inferiore rispetto alla nostra, che ha pochi eguali. Per combattere questa tendenza negativa, la Calabria ha la necessita' di attrezzarsi con infrastrutture pubbliche che diano la possibilita' di rendere appetibile l'offerta. I collegamenti interni stradali e ferroviari sono fermi al palo, l'erogazione dei servizi essenziali come la depurazione e la raccolta dei rifiuti sono a singhiozzo, l'erosione delle coste, in alcuni punti, ha fatto sparire le spiagge piu' belle. Bisogna mettere le mani, con decisione ed urgenza, alla legislazione regionale del settore, ormai obsoleta e non piu' rispondente alle necessita' di un mercato che e' cambiato. Combattere l'abusivismo deve essere la priorita' del sistema politico. Occorre regolamentare le professioni turistiche; valorizzare i giovani che escono dalle nostre universita', aiutandoli a non abbandonare questa terra; definire in maniera chiara l'attivita' dei b&b e quella degli intermediari di viaggio". "L'analisi del presidente Metallo, condivisa con i colleghi Caterina Froio (vicepresidente), Giovanni Imparato (past presidente) ed i consiglieri Mario Catanzaro, Giovanni Comito, Antonio Massimo Falbo, Cristina Gazzaruso, Giovanni Giordano, Concetta Greco, Stefani Pizzi e Alessandro Sirimarco - e' detto in un comunicato - si spinge oltre". "Occorre ripensare - sostiene - alla gestione dei fondi europei destinati al settore perche' non si puo' pensare che la Calabria sia tutta 'a vocazione turistica'. La domanda, in questo momento, e' nettamente inferiore al numero dei posti letto esistenti. La media dell'occupazione annuale non supera il 50%. Forse non serve incentivare la costruzione di nuovi alberghi, ma spendere decisamente nell'adeguamento delle infrastrutture esistenti e nella costruzione di nuovi collegamenti capaci di raggiungere tutta la regione in maniera adeguata". "Altro elemento molto importante per il settore - afferma ancora Metallo - e' l'immagine che spesso viene data della Calabria nella produzione televisiva e cinematografica. L'offerta turistica calabrese, non e' rappresentata solo dal turismo balneare. Abbiamo luoghi di cultura, siti archeologici, una montagna con infrastrutture che hanno bisogno di essere ammodernate e rilanciate, turismo religioso, turismo termale. Tutti questi argomenti saranno posti da Unindustria Calabria all'attenzione delle istituzioni regionali perche' il settore turistico, con il suo indotto, non puo' attendere oltre".