Il consigliere regionale Battaglia: “Riconoscimento, diagnosi e cura della fibromialgia è un atto sociale doveroso”

"Il riconoscimento, la diagnosi e la cura della fibromialgia è un atto sociale doveroso nei confronti di pazienti che hanno difficoltà a vivere una vita piena e indipendente, in quanto la sensibilità al dolore, il senso di debolezza e la fragilità, ne favoriscono l'isolamento nella vita lavorativa, di gruppo e affettiva. In questa direzione, va la mozione che è stata sottoscritta da tutti i gruppi consiliari ed approvata dall'Aula nell'ultima seduta dell'Assemblea legislativa".

E' quanto afferma il consigliere regionale Domenico Battaglia che aggiunge: "La mozione interviene in modo concreto sul nuovo percorso che si vuole definire, contando anche sul contributo delle associazioni e del volontariato con finalità solidaristiche che si occupino della fibromialgia sul territorio regionale. Chiediamo, pertanto, al Presidente della Giunta di attivarsi in sede di Conferenza delle Regioni e/o di Conferenza Stato- Regioni affinché a livello nazionale siano approvate le normative necessarie a prevedere il riconoscimento della fibromialgia con conseguente classificazione nel nomenclatore nazionale.

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Ed ancora, che ai lavoratori affetti da questa patologia, vengano concessi permessi di astensione dal lavoro per la cura della sintomatologia e che siano esenti dal pagamento dei ticket per esami di laboratorio e strumentali e dei farmaci eventualmente prescritti. Bisogna avviare e assicurare in modo ottimale sul territorio regionale, tramite il Dipartimento e la Struttura Commissariale, la cura e la continuità terapeutica ai pazienti fibromialgici con dolore e a sviluppare setting clinico-gestionali con una presa in carico complessiva del paziente. Altri punti necessari sono – aggiunge- l'istituzione di un registro regionale della fibromialgia per la raccolta e l'analisi dei dati clinici e sociali e di un tavolo tecnico -politico per definire un PDTA del paziente attraverso un team multidisciplinare. Per questa via- conclude Battaglia- si riesce anche ad alleggerire il ricorso spesso inappropriato al pronto soccorso".