Scarpino (Consorzio di tutela della Dop pecorino crotonese): “Transumanza a metà. E’ festa solo per pochi”

"Apprendo dalla stampa che si è svolta la festa della transumanza, quest'ultima direcente dichiaratapatrimonio dell'UNESCO, un momento tradizionale che storicamente vede le mandrie migrare dalle colline del Marchesato verso i prati freschi dell'altopianodella Sila,per poi far ritorno prima dell'inverno.

Una tradizione millenaria, dunque,che vede un connubio indissolubile traterritorio e i suoi prodotti tradizionali,che rappresentano un patrimonio di tutta la popolazione che vi risiede.

Un momento di festa che ha lo scopo di riscoprire antichi borghi, percorsi , tradizioni, specialità tradizionali e con esse antichi mestieri che sono ormai in via di estinzione.

Un momento di incontro che dovrebbe unire la pastorizia fortemente radicata nell'area di produzione del Pecorino Crotonese DOP e la sua popolazione.

Peccato però che a festeggiare e a partire sono solo in pochi o, meglio,"solo" allevatori di bovini, rappresentati dall'O.P che ha organizzato la manifestazione con il finanziamento di fondi pubblici attraverso il GAL (Gruppo di Azione Locale),al quale aderiscono O.P e Consorzi soci che rappresentano il mondo degli ovicaprini.Mi chiedo come il Presidente del GAL, Natale Carvello, non abbia pensato di coinvolgere almeno questi, per poter permettere loro di dare eventualmente un contributo alla partecipazione e, magari,far festa per tutti o meglio per l'intero territorio.

Il mio non è un messaggio per polemizzare, ma al contrario una critica costruttiva, perché in questo territorio si cominci a fare sistema".Lo afferma Francesco Scarpino, presidente del Consorzio di tutela della Dop pecorino crotonese e presidente dell' Apocc ( associazione produttori ovini e caprini della Calabria).

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