Dl Calabria, Siclari (FI): "Governo complice della 'ndrangheta, colpita parte sana". Santelli: "Ora non hanno più scuse"

siclari protestamontecitorio"La magistratura in Calabria fa un ottimo ed esemplare lavoro, 7 giorni su 7 e 2h ore su 24 garantendo la presenza dello Stato. Proprio per questo la Calabria è una terra sicurissima e non potete dire di aver bloccato le infiltrazioni con questo decreto perché non è vero. State, invece, sparando nel mucchio e uccidendo le aziende sane e i lavoratori onesti che da domani dovranno fare i conti con quest'ennesima ingiustizia".
Il senatore Marco Siclari dopo aver raccolto centinaia di calabresi a Roma urla in aula del Senato il suo sdegno motivando il no di Forza Italia a un decreto che non tutela le realtà sane del territorio che sono la maggioranza.
"State penalizzando i cittadini che non avranno più garantito il diritto alla salute e tutta la Calabria perché state alimentando un pregiudizio e rimarcando un'etichetta che la parte sana dei calabresi, che ripeto è la stragrande maggioranza, sta lottando per eliminarla", ha aggiunto il senatore azzurro."Avete fatto promesse venendo in Calabria che non avete mantenuto neanche lontanamente. Volevate togliere la politica dalla sanità? Come? Chi ha nominato i nuovi commissari? Avete preso in giro tutti per fare cosa? Era necessario un decreto urgente e straordinario solo per sostituire Scura?".

E ancora: "Neanche un euro è stato destinato all'assistenza sanitaria e la politica ha gli stessi poteri di prima. Un super commissariamento non è la soluzione", ha concluso il senatore azzurro.

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"Sulla sanita' calabrese, dopo l'approvazione del decreto Calabria, a nostro avviso incostituzionale, da oggi la responsabilita' e' del Governo e delle forze che lo compongono". Lo afferma la parlamentare Jole Santelli, coordinatrice regionale di Forza Italia Calabria. "Niente piu' alibi e niente piu' scuse ministro Grillo - aggiunge - visto che da oggi il Governo avra' poteri straordinari mai avuti da nessuno .Quindi, non perdano tempo e facciano subito le cose da fare, aprendo gli ospedali e le case della salute chiuse. Da adesso in poi i cittadini calabresi sapranno bene di chi saranno eventuali responsabilita' nell'organizzazione dei servizi".