Guccione striglia il Pd: “In queste condizioni perderemo le elezioni regionali”

guccione carlo0905"Evitiamo di apparire come una platea di tifosi, dove c'e' la curva sud e la curva nord. Guardate che la Calabria ci sta osservando. Ognuno si deve assumere le responsabilita' dei ragionamenti che facciamo, perche' qui non dobbiamo conquistare i tifosi, ma il cuore e il consenso dei calabresi, che in questi quattro anni e mezzo ce l'hanno negato piu' volte nel corso delle ultime competizioni elettorali". Lo ha detto il consigliere regionale Carlo Guccione nel suo intervento all'Assemblea regionale del partito di cui lo stesso Guccione, con un comunicato, ha diffuso il testo. "Evito di fare - ha aggiunto Guccione - l'elenco dei Comuni, anche importanti, dove abbiamo perso. Il partito oggi deve iniziare a discutere senza arroganza e autosufficienza, senza avere ognuno di noi la ricetta in tasca dicendo: candidiamo Oliverio e stravinciamo, candidiamo Guccione e stravinciamo, etc etc. Forse siamo ancora in tempo a recuperare una credibilita'. Noi siamo un partito che e' completamente isolato dalla scena politica calabrese. In Consiglio regionale ogni volta dobbiamo trovare il numero legale e concordare, in modo preventivo, le pratiche che passano, insieme ad Orsomarso o Tallini. Il motivo? Perche' non abbiamo la maggioranza, perche' 5-6 consiglieri ci hanno abbandonato e hanno costituito altri gruppi consiliari. Quella alleanza del 2014 si sta sfilacciando. Io vi chiedo: c'e' qualcuno che pensa che in queste condizioni possiamo davvero vincere le elezioni regionali? Le straperdiamo. Oggi o siamo in grado di mettere un punto e di ricominciare daccapo, di dimostrare che il Pd si fa promotore di un progetto politico inclusivo e di rinnovamento nei contenuti, nelle persone e nella squadra, o la partita in Calabria non la giochiamo. Il dato delle ultime elezioni politiche ha dimostrato che e' stata cancellata una intera classe dirigente. L'unita' del Pd non si costruisce in maniera ipocrita. Ma l'unita' si trova se si tengono insieme rinnovamento e cambiamento. Cio' significa dire ai calabresi: abbiamo capito la lezione e ora cerchiamo di rispondere in modo collettivo a questa necessita' di cambiamento. Solo cosi' la partita la possiamo giocare, altrimenti rimaniamo tutti quanti sulle nostre posizioni. O si fa questo ragionamento e iniziamo ad andare avanti e ad abbandonare le tifoserie o e' chiaro che la storia della sconfitta del Pd e' gia' scritta". Secondo Guccione, "unita' e rinnovamento significano anche fare alcuni passi indietro. Noi non possiamo disegnarci la Calabria a modo nostro, i risultati elettorali sono la controprova dei nostri ragionamenti e c'e' una lunga sequenza di dati negativi in questa regione. Penso che l'apertura di una nuova fase, come ha ribadito Andrea Orlando, debba concretizzarsi in un confronto che non deve prolungarsi nel tempo, ma avvenire in tempi certi e con conclusioni rapide. Ritengo che il punto nodale sia quello di dimostrare che il Pd vuole cambiare e costruire un'alleanza inclusiva. Alleanze che devono essere a 360 gradi. Non dobbiamo ragionare con steccati, inventarci strumentalmente un civismo che non c'e' o costruire ipotesi di alleanze che non hanno un senso nella nostra regione. Penso sia necessario oggi fare un passo indietro per aprire una nuova fase. Un passo indietro che deve riguardare tutti. Se si fa questo, senza ipocrisia, penso che si possa aprire una nuova pagina per il Pd e per la nostra regione. Altrimenti e' chiaro che la Calabria sara' consegnata al centrodestra a guida Lega. Non ha senso elencare cosa e' stato fatto in questi anni, ne' dobbiamo dare l'impressione che prevalga il consociativismo e il trasversalismo, che sono il male vero delle classi dirigenti del Mezzogiorno. Ma dobbiamo dare una chiara indicazione: non ci sono rendite di posizione per nessuno e anche questo ha impedito al Partito di nascere in Calabria. Chi come me frequenta i territori se ne accorge. Questo e' un momento importante e mi auguro che non prevalgano le tifoserie ma il buon senso e il ragionamento politico per capire come costruire una nuova fase e un percorso che ci porti a competere alle prossime elezioni regionali". "Il dibattito in Assemblea - ha concluso Guccione - ha dimostrato come oggi abbiamo candidature divisive e non siamo in grado, al momento, di offrire candidature unitarie".

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