"Alcune settimane fa il nostro gruppo le ha chiesto, con lettera riservata, di riunire l'assemblea plenaria per discutere della gravissima vicenda che la vede protagonista a Cosenza. Come e' noto, Ella e' destinatario di una denuncia per avere intercettato abusivamente, presso la sua abitazione, una persona indagata per gravi reati al solo scopo di estorcere notizie riguardanti il Sindaco di Cosenza e la vice presidente della commissione. Da quelle intercettazioni illegali sono partite denunce raccolte da un sotto ufficiale della Guardia di finanza e da un magistrato divenuti, successivamente, suoi consulenti nella qualita' di Presidente della Commissione". Lo scrivono i parlamentari di Forza Italia componenti della commissione Antimafia in una lettera inviata al presidente Nicola Morra. "Un fatto gravissimo - aggiungono - alla luce, peraltro, delle dichiarazioni da Ella rese in sede di costituzione della Commissione Parlamentare Bicamerale che presiede e che e' nata per supportare le attivita' della magistratura e delle forze dell'ordine in materia di contrasto alle mafie e non per utilizzare il potere derivante per la costruzione di dossieraggi illegali e mortificanti per l'intera istituzione. Ancor di piu' e' richiesto un comportamento cristallino a chi presiede la commissione, giacche solo dal buon esempio si puo' apprendere. Ella ha apertamente violato quella dichiarazione di massima ed e' impensabile che non venga coinvolta l'intera Assemblea in un dibattito specifico". "Un comportamento siffatto avrebbe dovuto portare la Sua persona a decisioni politiche consequenziali secondo il principio consolidato della intangibilita' delle istituzioni scolpito nella conoscenza politico - giuridica del nostro Paese. Le chiediamo ulteriormente di convocare l'Assemblea plenaria della Commissione, al fine di rendere edotti i commissari del suo comportamento, probato da documenti ormai pubblici. Ogni ulteriore dilazione toglie credibilita' alla Commissione e alla sua funzione vocativa, indebolendola fortemente. Restiamo in attesa della convocazione confidando che i gravissimi fatti emersi inducano in Lei riflessioni che metterebbero al riparo la Commissione da ogni spregio ulteriore", conclude la missiva dei parlamentari azzurri.
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