"La notizia della bocciatura da parte della Corte dei Conti di cinque leggi regionali, perché presenterebbero una copertura finanziaria incompleta o non dimostrata, è solo l' ultimo, in ordine di tempo, 'schiaffo' in faccia ai calabresi. O meglio, degli ospiti della Cittadella. E mentre i giudici contabili bacchettano la Regione, la giunta regionale, nell'ultima riunione, approva il Piano per l'accoglienza dei richiedenti asilo". Lo afferma, in una nota, il segretario regionale dei Popolari Italia Calabria, Delly Fabiano, che aggiunge: Sia chiaro, a scanso di equivoci, che lo sguardo rivolto ai richiedenti asilo è gesto doveroso, ma occorre fare una riflessione. La Calabria è, notoriamente, terra ospitale e i calabresi, che conoscono bene il fenomeno migratorio, hanno sempre aperto il loro cuore ai migranti. Detto questo, però, occorre porsi una domanda: abbiamo gli strumenti per attuare quanto prevede la legge regionale 18/09? E cioè: si possono sostenere azioni indirizzate all'inserimento socio lavorativo dei rifugiati richiedenti asilo in questo lembo di terra dove i livelli di disoccupazione giovanile hanno raggiunto ormai livelli allarmanti?".
--banner--
"Gli ultimi dati Eurostat – dice Fabiano - collocano la Calabria, con il 52,7%, tra le regioni europee con il più alto tasso di disoccupazione giovanile tra i 15 e i 24 anni. E il triste primato riguarda anche la disoccupazione della popolazione fino a 74 anni. Mentre la media europea è del 6,9%, in Calabria la percentuale raggiunge il 21,6%. I numeri suggeriscono, anzi, impongono, una riflessione severa ed un impegno straordinario da chi si è assunto l'onere di amministrare la Calabria. Certo, la nostra è terra d'accoglienza, ma se manca la capacità lavorativa, se i calabresi sono ancora oggi costretti a fare le valigie per trovare un'occupazione, allora come si può attuare quanto previsto dalla delibera di Giunta? Il governo regionale, che conosce bene, o dovrebbe conoscere, le difficoltà quotidiane di precari, disoccupati, di famiglie che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena, forse, dovrebbe attivarsi per aiutare i tanti che vivono situazioni disagio. Solo così - conclude Fabiano- si possono creare le condizioni per realizzare quell'accoglienza prevista dal Piano approvato dalla Giunta".