Sono riprese, questa mattina, nell'Aula della Camera le votazioni sugli emendamenti al decreto legge Calabria. Il Pd, in aula alla Camera, chiede le dimissioni da relatrice al decreto Sanità in Calabria della deputata M5s Dalila Nesci. I deputati dem stanno prendendo la parola una dopo l'altro, contestando ancora le deroghe previste nel provvedimento per la nomina dei dirigenti sanitari in Calabria che - sostengono i deputati Pd - sarebbero state previste per consentire la presunta nomina di Gianluigi Scaffidi alla Asp di Vibo Valentia, collaboratore della deputata Nesci.
L'aula della Camera ha sospeso l'esame del decreto Sanità in Calabria, che riprenderà alle 14. Gli articoli 3 e 4 rimangono sospesi. Al momento l'assemblea è arrivata all'articolo 6 del provvedimento senza approvare nessun emendamento.
L'Aula della Camera ha sospeso l'esame e il voto degli emendamenti al decreto Calabria, che riprenderanno alle 14. Il provvedimento in discussione, che ha come relatrice la deputata del M5s Dalila Nesci, prevede misure straordinarie (valide per 18 mesi) per traghettare il servizio sanitario calabrese verso situazioni amministrative di "normalita'", dopo il commissariamento. Gli emendamenti esaminati in mattinata e presentati dalle opposizioni (Pd, Leu, FI, FdI), sono stati tutti respinti. Ne restano da votare una settantina, in vista dell'approvazione del decreto, in prima lettura, che potrebbe slittare a domani.
"Ovviamente si va avanti sui provvedimenti come il dl Calabria, il provvedimento sulla crescita e lo sblocca cantieri. Con Conte ci siamo confrontati, com'era ovvio dopo il voto. C'e' la maggioranza parlamentare e un contratto da attuare". Lo afferma il capogruppo M5s alla Camera, Francesco D'Uva, assieme al capogruppo al Senato, Stefano Patuanelli, uscendo da Palazzo Chigi, dopo aver fatto il punto sui lavori parlamentari con il premier Giuseppe Conte.
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