Corbelli (Diritti Civili): "La Rai realizzi fiction non su 'ndrangheta ma su Cimitero Internazionale Migranti e Favola del piccolo Cisse, simboli della Calabria dell'accoglienza"

"Non solo la Rai(con fiction e tg vergognosi!), ma quasi tutta la stampa nazionale, e in parte anche locale, contribuisce a distruggere l'immagine e la credibilità della Calabria, dando spazio solo alla narrazione di una terra di 'ndrangheta e presunti scandali e ignorando grandi opere umanitarie, come il Cimitero internazionale dei Migranti, apprezzato in tutto il mondo ed elogiato dal Vaticano e dalla famiglia del bambino siriano Alan Kurdi a cui l'opera monumentale sarà intitolata". E' quanto afferma, in una nota, Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili e promotore della grande opera, in costruzione a Tarsia, per dare dignità alle vittime dei tragici naufragi e per la cui realizzazione lotta ininterrottamente da 5 anni e mezzo, dalla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013.

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"Alla Rai(e non solo) e ai media nazionali non interessa la Calabria terra di accoglienza e di grande umanità, come, appena 10 giorni fa, ha detto e ribadito Vittorio Sgarbi, al Salone internazionale del Libro di Torino presentando il mio volume La favola del piccolo Cisse. Questa Calabria alla Rai non interessa. Una fiction sul Cimitero Internazionale dei Migranti e sulla meravigliosa favola del bambino ivoriano(sbarcato da solo, due anni fa, da una nave tedesca stracarica di migranti, al porto di Corigliano, alla ricerca del suo papà in Europa dopo che la mamma era stata imprigionata dagli scafisti in Libia mentre stavano, insieme, per salire su un barcone diretto in Italia), la cui storia (fantastica e a lieto fine) si intreccia con questa grande opera, non la realizzano perché dà l'immagine vera della Calabria, quella di una regione solidale e accogliente. Questa è la verità, l'amara realtà a cui contribuiscono purtroppo anche molti, importanti media calabresi, dal servizio pubblico ai privati, che ignorano finanche eventi importanti e di successo per la Calabria dell'accoglienza, come quello del Salone del Libro di Torino, per dare spazio solo alle solite inchieste(demolite poi, in tanti casi, dalla Cassazione e dagli stessi Gip!), finendo con il diventare megafono di certe procure e noti magistrati, prosegue Corbelli. Non è questa la vera Calabria. Quella reale è un'altra, è quella solidale per la quale in tanti lottiamo. Rivendico con fierezza di essere, con il Movimento Diritti Civili, uno dei rappresentanti (conosciuto e apprezzato a livello internazionale, per il suo ultratrentennale impegno civile e umanitario) di questa Calabria, motivo di orgoglio nel mondo".