La Uil Calabria: “Presidente Fincalabra attacca i lavoratori, siamo sconcertati”

"Nel leggere la nota che il Presidente di Fincalabra Carmelo Salvino, ha affidato alla stampa in risposta al comunicato delle rappresentanze sindacali First/Cisl, Fisac/Cgil, Uilca/Uil del 13 marzo u.s. si rimane basiti e sconcertati.

Infatti è raro che un Presidente attacchi così i lavoratori costretti a dichiarare lo stato di agitazione a seguito dell'ennesima richiesta di sacrifici e del rifiuto dell'Azienda ad avviare un confronto serio a 360 gradi sulle tematiche dei costi e della gestione aziendale.

In premessa vogliamo chiarire che non è funzione dei sindacati difendere l'onorabilità di presidenti e datori di lavoro dagli attacchi di stampa. Infatti i ripetuti articoli a cui fa riferimento l'ing. Salvino, sono indirizzati alla politica regionale, al Consiglio di Amministrazione ed al management di Fincalabra cui, ne siamo certi, non mancano, ove ne avessero l'intenzione, le disponibilità per potersi difendere nelle sedi opportune.

Tornando ai fatti, crediamo che l'ing. Salvino abbia colto l'occasione per presentarsi all'opinione pubblica ma, ancor più alle poltrone che contano, come l'uomo forte che sta "ripulendo" una società di fannulloni ed assenteisti. Forse perché non contento di essere il Presidente di Fincalabra (con un compenso di 72.000 euro all'anno), vorrebbe esserne anche il Direttore Generale, raddoppiandosi automaticamente il compenso grazie soprattutto ad una sua personale reinterpretazione, anche questa meritevole dell'aggettivo "creativa", dei dettami di quella stessa spending review, da applicare categoricamente ai dipendenti e facoltativamente alla Governance e al management aziendale!

Il Presidente Salvino parla di efficienza, sprechi e contenimento dei costi? Perché non comincia ad intervenire ad esempio sul caso di quei due-tre dipendenti che possono scegliere autonomamente sede di lavoro e mansione, così da non farsi mai vedere in Fincalabra e raddoppiare il loro stipendio stando sempre in trasferta? Oppure riconoscenza vuole che dalla sua posizione debba accontentare alcune istanze della politica che conta e non toccare gli intoccabili?

Concordiamo che Fincalabra abbia bisogno di maggiore efficienza e minori sprechi ed abbiamo da anni proposto inutilmente un serio e costruttivo confronto su questi temi. E se si devono affrontare dei sacrifici economici si cominci dal Cda, composto dal Presidente e da due consiglieri, che di soli compensi costa ben 152.000 euro oltre i rimborsi spese che, pare, raggiungano cifre ragguardevoli.

Ed il problema dell'ing. Salvino sono le missioni dei lavoratori? I dipendenti di Fincalabra vanno in missione con le auto aziendali, percepiscono un'indennità minima riconosciuta per il disagio degli spostamenti da effettuare e possono consumare, a seconda dei casi, un pasto che può essere indennizzato entro specifici margini di costo. Il caso limite, stigmatizzato come scandaloso nella nota del Presidente, rappresenta, per la generalità dei dipendenti, un'eccezione che si verifica quando non sono disponibili le auto aziendali (e ciò non dipende dai lavoratori!), a meno che non si rientri nella stretta cerchia dei fortunati!

La stragrande maggioranza dei lavoratori di Fincalabra, ex lavoratori di Calabria IT, dopo anni di logorante vertenza stanno subendo un taglio dello stipendio del 30% ed alcuni istituti della contrattazione di secondo livello non sono altro che il frutto del confronto sindacale sul contratto precedente o il frutto di quella rinuncia.

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Istituti che, ora, si vorrebbero cancellare senza alcun miglioramento sensibile ai conti dell'azienda. In alcuni casi poi le proposte aziendali sembrano vere e proprie vessazioni contrarie ad ogni logica negoziale o addirittura in contrasto con norme di legge.

Abbiamo, anzi, il fondato sospetto che la variazione di alcuni istituti possa determinare addirittura un aumento dei costi e, a tal proposito, abbiamo reiteratamente chiesto all'Azienda dati complessivi sui quali ragionare e confrontarci senza preclusioni, l'Azienda però si rifiuta di fornire tali dati.

Questo anche sul presunto "assenteismo" che, stando ai documenti ufficiali, non supererebbe il 4%, facendo semmai di Fincalabra un'azienda virtuosa; infatti, pur non pretendendo di avere il merito del totale svilimento della credibilità della Governance e del management aziendale in quanto è una loro diretta prerogativa, non possiamo evitare, in questa sede, di ribadire l' assoluta pretestuosità dell'accusa di assenteismo rivolta costantemente ai lavoratori, considerato che in questi giorni hanno ricevuto il sollecito ad usufruire "obbligatoriamente" del monte ferie pregresso e riferito addirittura al 2017. Sarebbe come dire: lavoratori assenteisti cronici accusati di eccesso di presenza in azienda e sollecitati ad usufruire di ferie pregresse (sic!).

Quindi, nel lasciare ai calabresi di ogni età la valutazione su quanto detto, consapevoli che le vacche grasse continuano ad esserci solo per alcuni pochi fortunati, confidiamo in un rapido avvio del tavolo negoziale con la Regione Calabria perché Fincalabra ha bisogno di un rilancio e di rafforzarsi come strumento di sviluppo dell'economia regionale .Auspichiamo per la Finanziaria Regionale una guida più serena e capace di affrontare le tematiche di efficienza e redditività senza pensare che la colpa sia solo dei lavoratori!". Lo scrive in una nota la Uil Calabria.