Energie rinnovabili, Regione: pubblicato il bando su creazione impianti per aree rurali

Il Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari comunica che sul sito istituzionale del PSR www.calabriapsr.it è stato pubblicato il bando della Misura 7 "Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali", Intervento 7.2.1. "Investimenti per la creazione di impianti per la produzione di energia e calore da fonti rinnovabili nelle aree rurali". "Il Programma di Sviluppo Rurale, attraverso la Misura 7 – ha affermato il Consigliere regionale delegato all'Agricoltura Mauro D'Acri - mantiene tra le sue priorità la tutela e la valorizzazione delle aree rurali, montane e svantaggiate. Grazie alle risorse del PSR intendiamo migliorare la qualità della vita in queste zone della regione, mediante il sostegno all'ampliamento ed all'ammodernamento dei servizi di base, finalizzati principalmente a ridurre il grado di isolamento delle popolazioni che risiedono in queste aree".
"In particolare, l'intervento 7.2.1 - ha dichiarato il Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura Giacomo Giovinazzo - punta a sostenere gli enti pubblici nel processo di sviluppo dell'approvvigionamento di energia prodotta da fonti rinnovabili, sostituendo il consumo di energia prodotta da fonti fossili, facendo leva sulle biomasse forestali ed agricole. Attraverso il PSR, in sostanza, tuteliamo l'ambiente, promuovendo l'autoconsumo di energia da fonti rinnovabili ed al contempo la sostenibilità economica, puntando ad una gestione più efficiente dei costi. Questo intervento, inoltre - ha aggiunto il DG – favorisce anche la diversificazione delle attività, lo sviluppo di piccole imprese e quindi l'incremento occupazionale".

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L'intervento 7.2.1 sostiene in particolare la creazione di una rete di piccoli impianti di produzione e di distribuzione di energia e calore, per utilizzo negli edifici pubblici, prodotta da fonti rinnovabili che utilizzano biomassa legnosa. Contribuisce inoltre agli obiettivi del PSR tesi a favorire l'approvvigionamento e l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, sottoprodotti, materiali di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari, ai fini della bioeconomia. Gli interventi dovranno essere localizzati nelle aree rurali meno sviluppate, ossia le aree classificate C e D della Regione, nelle quali, tra l'altro, si concentrano le maggiori superfici forestali regionali.
La spesa ammissibile è fissata in 300 mila euro a progetto, con un'intensità dell'aiuto pari al 100% della spesa. I beneficiari della Misura con Comuni e altri Enti Pubblici proprietari o detentori di superifici forestali in forma singola o associata. Gli interventi finanziabili, invece, sono opere necessarie alla realizzazione di impianti per la produzione di calore e/o energia e attrezzature funzionalmente connesse, da destinare a strutture di fruizione a valenza pubblica e/o collettiva a servizio dell'ambito territoriale dell'impianto (teleriscaldamento o distribuzione del calore a più fabbricati). Più in particolare, opere edili e impiantistiche strettamente necessarie e connesse all'installazione e al funzionamento dell'impianto; macchinari ed attrezzature connesse; acquisto di componenti tecniche-tecnologiche necessari alla realizzazione e al funzionamento dell'impianto; fornitura e installazione di soluzioni per lo stoccaggio dell'energia prodotta. Il tempo massimo concesso per l'esecuzione degli interventi finanziati è previsto in 12 mesi a decorrere dalla firma del proponente sul provvedimento di concessione del contributo firmato per accettazione. Le domande, specifica il Dipartimento, dovranno essere presentate attraverso il sistema Sian entro trenta giorni dalla data di pubblicazione del bando sul portale dell'Autorità di Gestione.