15 magistrati calabresi indagati, le accuse a Spagnuolo, Luberto e Facciolla

Salernoprocura1Se le ipotesi dovessero trovare riscontri, ci sarà un terremoto giudiziario in diverse procure della Calabria. Secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano, tra gli almeno 15 magistrati calabresi indagati dalla Procura di Salerno, competente per il distretto di Catanzaro,(Leggi qui la notizia) c'è il procuratore di Cosenza, Mario Spagnuolo, accusato di corruzione e corruzione in atti giudiziari perché "nel 2016 Spagnuolo avrebbe favorito l'indagato Giuseppe Tursi Prato (ex consigliere regionale ed ex presidente dell'Asl di Cosenza) in cambio del suo silenzio sul fratello: Tursi Prato avrebbe favorito in precedenza Ippolito Spagnuolo per il suo trasferimento dal reparto di psichiatria dell'Asl di Cosenza al servizio territoriale".

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Il procuratore aggiunto di Catanzaro, Vincenzo Luberto, è accusato di rivelazione di segreto d'ufficio e abuso d'ufficio. "Luberto – si legge sul Fatto – avrebbe rivelato notizie su un'operazione di polizia all'ex vicepresidente della Calabria, Nicola Adamo (Pd), che si trovata con Giuseppe Tursi Prato. Per quanto riguarda l'ipotesi accusatoria di abuso d'ufficio, è connessa a un arresto per mafia nel marzo del 2016".

Infine, il reato contestato a Eugenio Facciolla, procuratore di Castrovillari, è abuso d'ufficio. Facciolla, riporta il Fatto "è stato chiamato in causa dal maresciallo Carmine Greco, fatto arrestare per mafia il 7 luglio scorso dalla Procura di Catanzaro. Greco sostiene che con il presunto avallo di Facciolla avrebbe manipolato degli atti di indagine".

Il fascicolo di indagine a carico di almeno 15 magistrati del distretto di Corte di Appello di Catanzaro che sarebbero indagati per vicende e reati diversi, tra cui favoreggiamento mafioso, corruzione in atti giudiziari e corruzione è nelle mani di due pm. E' bene sottolineare che i pm salernitani non hanno per ora avanzato nessuna richiesta di rinvio a giudizio né di misura preventiva.

"A Salerno, per quanto riguarda la posizione del procuratore Facciolla, e' in corso un approfondimento su temi amministrativi e organizzativi della procura di Castrovillari. Soltanto questo". Lo dice all'Agi l'avvocato Antonio Zecca, legale del procuratore capo di Castrovillari, Eugenio Facciolla, in riferimento all'inchiesta della procura campana su 15 magistrati calabresi. "Ho letto l'articolo che riguarda un grappolo di magistrati calabresi per reati associativi o per collusioni con reati associativi - dice l'avvocato - ma assolutamente nulla ha a che vedere l'indagine che riguarda Eugenio Facciolla con questi temi. Il dottor Facciolla ha gia' ampiamente chiarito il suo ruolo e il suo comportamento - aggiunge il legale - ma, ripeto, sotto l'aspetto amministrativo ed organizzativo dell'ufficio. E' a dir poco sorprendente che ci sia una fuga di notizie su questi temi - conclude l'avvocato Zecca - mi sembra un vero e proprio salto nel passato, quando negli anni Novanta le informazioni di garanzia gli interessati le ricevevano dalle testate giornalistiche".