“Spaccio alimentare” e “Maxi cash and carry”, ok accordo per la richiesta di cassa integrazione per 593 lavoratori tra Calabria e Sicilia

E' stato chiuso ieri a Roma, al tavolo del Ministero del lavoro, l'accordo tra la "Distribuzione Cambria" e le sigle sindacali per la richiesta di cassa integrazione che vedra' coinvolte 593 unita' lavorative tra Sicilia e Calabriaimpiegate nei supermercati a marchio "Spaccio alimentare" e "Maxi cash and carry". Non essendo stato possibile fare ricorso al contratto di solidarieta', e' giunta l'intesa con la Ugl sulla richiesta di cassa integrazione, che qualora dovesse essere approvata, sara' per 12 mesi e verra' attivata a rotazione tenendo conto dei profili professionali e delle esigenze aziendali. Il Ministero si e' impegnato ad incontrare nuovamente le parti nell'ottica di una possibile individuazione di eventuali ditte interessate alla rilevazione dei punti vendita. A renderlo noto e' la Ugl di Catania, che ha partecipato alla riunione dove si e' fatto il punto della situazione sullo stato della societa' di Pace del Mela (Messina) che nell'ottobre 2018 ha presentato richiesta di concordato preventivo fallimentare. "Possiamo tirare un sospiro di sollievo - dice l'Ugl - perche', grazie all'autorevole mediazione del Ministero del lavoro e dello sviluppo economico, abbiamo evitato il peggio". "Da 'Distribuzione Cambria' - continua il sindacato - hanno comunicato che dovranno provvedere alla rinegoziazione del debito con 'Sma' e 'Auchan', principale creditore, nonche' alla ricerca di partnership ed alla prosecuzione dell'attivita' di 'Fast chef' a Catania e nei supermercati di Messina, Torrenova e Milazzo. Nel contempo, tra l'altro l'impresa cerchera' di cedere o affittare rami d'azienda, oltre a massimizzare l'attivita' di marketing e ottimizzare i processi per l'acquisizione di nuove fasce di mercato e lanciare rinnovate strategie commerciali". (Ansa)

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