Sanità, Sapia e Nesci (M5S) attaccano Oliverio: "Estromette commissari per fini elettorali"

«Il governatore Mario Oliverio continua a escludere i commissari alla Sanità della Calabria, Saverio Cotticelli e Thomas Schael, dalla riorganizzazione dei servizi. Lo conferma la riunione dei nuovi vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere tenuta senza i due delegati del governo italiano ma alla presenza del consulente illegittimo Franco Pacenza, che non ha alcun mandato istituzionale». Lo affermano, in una nota, i deputati M5s Francesco Sapia e Dalila Nesci, della commissione Sanità, che aggiungono: «Oliverio ha premiato Raffaele Mauro e altri manager che, come questi, hanno prodotto perdite di bilancio milionarie. Ora il governatore crede che il rilancio del dipartimento regionale Tutela della salute, che egli stesso ha smembrato e affossato con dolo, possa avvenire tenendo lontana la struttura commissariale, di cui lo stesso dipartimento è articolazione tecnica».

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«Intanto – proseguono i parlamentari 5stelle – in diverse aziende del Servizio sanitario regionale proseguono concorsi dubbi e affidamenti sospetti di incarichi dirigenziali. Inoltre vi sono casi di primari probabilmente privi dei requisiti di legge. Nel frattempo – sottolineano i 5stelle – sale l'emigrazione sanitaria e cresce il disavanzo complessivo, già alimentato, tra gli altri, dagli stessi dirigenti che Oliverio ha da ultimo riconfermato, infischiandosene dell'invito a cambiare rotta rivoltogli dal ministro della Salute, Giulia Grillo». «Questo comportamento è del tutto contrario alla cooperazione istituzionale auspicata e cercata dal ministro. Di certo non è utile ai tanti malati e utenti calabresi costretti – concludono Sapia e Nesci – a subire disservizi quotidiani, né ai medici, agli infermieri e agli altri operatori che in condizioni assurde lavorano per garantire adeguata assistenza. Abbiamo già presentato un'interpellanza urgente al ministro della Salute, perché ci dica come intenda bloccare la pericolosa arroganza di Oliverio, che per puri scopi elettorali agisce a briglie sciolte, incurante delle conseguenze».