Sanità, Giordano (Cisl Fp Calabria): “Cotticelli è l’ultima ancora di salvezza”

"Sono tante le speranze che i calabresi ripongono nel neo Commissario ad acta per la Sanità in Calabria, Saverio Cotticelli, che già nel suo discorso di insediamento ha pronunciato parole chiave, quali legalità, impegno, diritto elementare alla salute, dialogo, lasciando intravedere i binari entro i quali si snoderà il suo percorso in questo nuovo e impegnativo compito affidatogli. Un incarico certamente non facile, che consegna al nuovo Commissario situazioni incancrenite, con problemi di varia natura. Le note difficoltà legate all'esigenza di bilanciare il soddisfacimento del diritto alla salute con il bisogno di rispondere a criteri di economicità e razionale utilizzo delle risorse finanziarie. La necessità di superare la fase del Piano di rientro dai debiti sanitari, le cui restrizioni hanno reso insufficienti ed inadeguati dal punto di vista quali-quantitativo i servizi sanitari erogati. Il bisogno indifferibile di sgravare la componente Ospedaliera dalla mole di accessi inappropriati e di riconsiderare i percorsi utili all'Utenza, facilitando l'approccio con la Medicina Generale Territoriale e la Continuità Assistenziale Territoriale fruibile per tutte le 24 ore. E tanti, tanti altri problemi ancora di carattere organizzativo e gestionale".

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"Ma su tutto prevale l'insopportabile percezione dell'esistenza di vischiose dinamiche che inibiscono ogni processo di rilancio e risanamento del SSR della Calabria. Per poter centrare l'obiettivo serve, innanzitutto, una vera ed efficace azione di bonifica culturale, orientata a cambiare l'approccio nella gestione e nell'erogazione dei servizi sanitari in Calabria, finora sottomessi a logiche e scelte non sempre chiare. La Sanità calabrese necessita di una politica gestionale improntata alla chiarezza ed alla trasparenza, basata su un dialogo continuo e costruttivo fra i vari soggetti istituzionali. Serve una governance regionale che sinergicamente detti regole uniformi ed univoche per tutto il SSR calabrese, perché solo nel rigore delle regole si può far attecchire il seme della legalità. E di regole e direttive certe hanno bisogno i lavoratori della Sanità calabrese, per troppo tempo costretti a subire le conseguenze di un Sistema disorganizzato e disarticolato, che li vede vittime di tutte le carenze organizzative e della mancanza di opportunità e di valorizzazione professionale. Operatori sanitari che subiscono le conseguenze di Aziende a velocità differenziate in Calabria, con realtà che hanno riconosciuto i diritti e le opportunità professionali sancite nei CCNL e altre che invece negano finanche l'erogazione di istituti fondamentali, quali la remunerazione della produttività legata alla performance. Una risorsa umana ormai stanca e disorientata ma che finora è riuscita a superare ogni difficoltà sforzandosi di garantire la somministrazione della salute in Calabria, sopportando anche le frequenti esasperazioni di un'utenza disperata e bisognosa di risposte. E c'è poi una Sanità calabrese capace di essere punto di eccellenza in alcuni rami specifici, a dimostrazione che laddove non c'è condizionamento e non prevalgono le oscure logiche portate a sistema, anche in Calabria si possono avere esempi di buone pratiche sanitarie. La CISL Funzione Pubblica Calabria da anni combatte contro questo sistema "artefatto", con ogni forma di denuncia, senza clamore ma determinata a non voler sottostare ad un sistema profondamente contaminato che ha negato alla Calabria ed ai calabresi il diritto fondamentale alla salute! Oggi confida nella lunga esperienza di uomo delle Istituzioni del neo Commissario Cotticelli, al quale rivolge i migliori auguri di un buon e proficuo lavoro e l'invito a convocare quanto prima le Organizzazioni Sindacali, che dovranno essere parte integrante di quel dialogo preannunciato nel discorso di insediamento". Lo afferma, in una nota, la segretaria generale della Cisl Fp Calabria Luciana Giordano.