Il terzo trimestre si chiude con una nuova battuta d'arresto per le case di seconda mano in Italia, con una flessione dell'1,4% nei tre mesi e del 2,5% su base annua. Il trend negativo dei valori porta il prezzo di richiesta a una media di 1.772 euro/m², ai minimi in oltre 7 anni di rivelazioni dell'ufficio studi di idealista. Lo rende noto uno studio di Idealista. Il trend negativo dei valori immobiliari investe tutte le regioni italiane a eccezione di Basilicata (6%%), Molise (3,2%) e Calabria (0,5%). I ribassi percentuali più elevati si registrano in Friuli Venezia Giulia (3,3%), Lazio (-3%) e Valle d'Aosta (2,7%); 14 regioni segnano cali compresi tra il 2,5% dell' Abruzzo e lo 0,5% delle Marche. La Liguria, in flebile calo rispetto a 3 mesi fa, guida la graduatoria dei valori regionali con i suoi 2.548 euro al metro quadro davanti a Valle d'Aosta (2.358 euro/m²) e Trentino Alto Adige (2.351 euro/m²).
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La Calabria è la regione più economica per chi acquista, con 865 euro al metro quadro e valori in caduta libera anche quest'anno. Rispetto all'anno scorso si evidenziano progressi a livello di mercati provinciali, dove le aree in segno negativo scendono dal 90% del 2017 al 72% di quest'anno: le peggiori performance sono quelle di Terni (-14,2%), Caltanissetta (-9%) e Ascoli Piceno (-8,7%); all'opposto gli incrementi maggiori spettano alle province di Gorizia (8,7%), Benevento (7,4%) e Trieste (7,2%). Per quanto riguarda i prezzi di vendita Savona (3.385 euro/m²) è sempre al top dei valori, davanti a Bolzano (3.186 euro/m²) e Firenze (2.707 euro/m²), che scalza dal terzo gradino della graduatoria Imperia (2.635 euro/m²). Nella parte opposta del ranking troviamo Reggio Calabria (803 euro/m²), Caltanissetta (725 euro/m²) e a chiudere Biella con soli 652 euro/m². A livello di capoluogo l'indice generale dei prezzi conferma la tendenza a ribasso nella maggior parte (65%) dei mercati cittadini, mentre raddoppiano i centri in terreno positivo rispetto all'anno scorso (passano da 18 a 36 nel 2018).