Ambiente, cresce il numero degli alberi. Sempre meno aree agricole

Cresce il numero degli alberi in Italia, anche se diminuiscono le aree agricole. A livello regionale sono Liguria (80,7%), Calabria (67%) e Toscana (60,8) le regioni con la maggiore percentuale di alberi. Nello stesso periodo l'Italia ha però ridotto del 4% le aree con vegetazione erbacea agricola o adibite a pascolo trasformandole in centri urbanizzati o aree boschive. La perdita dell'area agricola, che un tempo divideva nettamente le città dai boschi, si è accompagnata spesso alla scomparsa dell'eterogeneità del paesaggio, all'ingresso delle specie aliene e alla riduzione della biodiversità di molte aree interne e ancor di più della sicurezza alimentare. Accanto ad aree ormai sovrasfruttate (dove si concentrano le principali aree urbane, le infrastrutture e l'agricoltura intensiva), quindi, se ne trovano altre totalmente trascurate, soggette a fenomeni di spopolamento e di abbandono delle colture e del territorio. È questa l'immagine odierna del territorio italiano fornita dall'ISPRA nel primo rapporto "Territorio. Processi e trasformazioni in Italia", un lavoro che, analizzando le principali trasformazioni del suolo italiano, mira a rappresentare un riferimento nazionale per la conduzione di analisi sullo stato del territorio e del paesaggio e per lo studio di processi naturali e antropogenici.

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'avanzata delle aree boschive: lo stato di abbandono delle aree agricole favorisce nel corso degli anni la ricolonizzazione da parte del bosco che oggi interessa il 40% del territorio, in particolare nelle zone montane, dove gli alberi arrivano a coprire complessivamente il 65% del territorio. Rispetto al passato, quando la ricolonizzazione interessava in modo particolare i pascoli, oggi si osserva l'espansione del bosco a carico degli arbusteti, che di fatto rappresentano una tappa intermedia verso gli ecosistemi forestali. Tale espansione non comporta sempre un aumento in termini di biodiversità, soprattutto quando si assiste all'ingresso di specie aliene invasive come Robinia pseudoacia e Ailanthus altissima, o alla riduzione di spazi aperti, radure, e altri habitat che svolgono un ruolo fondamentale per la conservazione di talune specie. Copertura arborea del territorio a livello regionale: Liguria (80,7%), Calabria (67%) e Toscana (60,8%), sono le Regioni con il più alto coefficiente di copertura arborea, considerando anche frutteti, uliveti, arboricoltura da legno e alberi in ambiente urbano. All'opposto si trovano Veneto e Lombardia (29,5% e 32,9%). La crescita degli ultimi anni è avvenuta principalmente a scapito di aree con vegetazione erbacea (agricola, naturale o seminaturale) in montagna (+2%), ma ancor di più in collina (+2,5%), dove i processi di abbandono sono ancora in corso. Copertura a Livello comunale: tra le città è Reggio Calabria, con il 54,5%, a detenere la maggiore percentuale di territorio ricoperto da alberi, seguita da Genova (54%) e Messina (49,9%). La capitale si attesta al 21, 7%, mentre Milano e Palermo rispettivamente al 10,7% e al 33,4%.