Lsu-lpu, i sindacati: “Pronti a spostare la protesta a Montecitorio”

"La manifestazione odierna, organizzata da CGIL ,CISL, UIL con le rispettive federazioni regionali di categoria , NiDIL CGIL , CISL FP , FeLSA CISL e UILTemp@ , a sostegno della causa che punta alla stabilizzazione dei lavoratori ex LSU/LPU calabresi, svoltasi a Catanzaro attraverso un folto presidio davanti la Prefettura della medesima città capoluogo, ha fatto registrare per la prima volta nella storia di questa annosa vertenza la completa adesione dell'ANCI regionale, rappresentata dal Vice Presidente regionale, Francesco Candia, e della Regione Calabria , rappresentata dall'Assessore Regionale al Lavoro e Politiche sociali Angela Robbe, alla piattaforma rivendicativa elaborata dalla triplice sindacale.

In particolare durante l'incontro avuto con S.E. Prefetto di Catanzaro, Francesca Ferrandino, dimostratasi molto sensibile alla problematica, è stato ampiamente dimostrato come la necessaria stabilizzazione dei ex LSU/LPU risponda ormai al requisito della indispensabilità posto che gli stessi lavoratori garantiscono il buon funzionamento ed il buon andamento della macchina amministrativa locale.

In particolare CGIL CISL UIL ritengono che alla luce degli oramai 4 anni di effettiva contrattualizzazione a tempo determinato dei lavoratori , non è più possibile ipotizzare alcun passo indietro. Urge al più presto procedere all'assegnazione nella prossima legge di bilancio di maggiori risorse economiche, fino al raggiungimento dei 50 milioni di euro indispensabili per il necessario processo di stabilizzazione dei lavoratori. Accanto a ciò la previsione di giuste deroghe normative, che attualmente costituiscono un ostacolo, atte a conseguire l'obiettivo dello svuotamento del bacino con la definitiva stabilizzazione di tutti i lavoratori ad oggi contrattualizzati.

--banner--

CGIL, CISL, UIL regionali stigmatizzano la mancata partecipazione all'odierno vertice prefettizio della delegazione parlamentare che attualmente rappresenta la maggioranza di governo al quale , peraltro, spetta il compito di dare seguito alle legittime istanze sindacali.

S.E. Prefetto di Catanzaro, Francesca Ferrandino, riconoscendo le indubbie ricadute sociali direttamente riconducibili all'elevato numero di lavoratori coinvolti (4.500 unità), ha assunto l'impegno di segnalare tempestivamente la situazione di forte tensione sociale che insiste sul territorio calabrese sollecitando pertanto il Governo alla urgentissima convocazione delle parti sociali direttamente presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per dirimere definitivamente i molti risvolti di una vertenza che tra i tanti rischi e risvolti negativi annovera quello più pesante di paralizzare il sistema dei servizi offerti dai comuni alla collettività.

CGIL CISL UIL Regionali unitamente alle federazioni regionali di categoria NiDIL CGIL , CISL FP , FeLSA CISL e UILTemp@, ove le istanze prodotte oggi in sede prefettizia dovessero incontrare ostacoli , freni ed impedimenti di qualsivoglia natura da parte del Governo Nazionale, sposteranno la protesta davanti la sede di Montecitorio mobilitando tutti i 4500 lavoratori calabresi". Lo scrivono NiDIL CGIL , CISL FP , FeLSA CISL e UILTemp@.