Traffico di cocaina tra Calabria e Lombardia: colpita la rete dei Barbaro-Papalia

cocainanuov2a500Nuovo colpo alla cosca di 'ndrangheta Barbaro-Papalia. Dall'alba i carabinieri della compagnia di Corsico (Milano) stanno eseguendo a Milano, Como e Reggio Calabria un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 10 italiani e 4 marocchini ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga e in particolare cocaina. Le indagini sono dirette dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano e hanno consentito di accertare che il gruppo, costituito e organizzato da 4 fratelli della famiglia Barbaro-Papalia, gestiva lo spaccio di cocaina servendosi di una fitta rete di pusher di origine magrebina.

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Rocco Barbaro, ritenuto il reggente della 'Lombarda', la struttura di vertice della 'ndrangheta in Lombardia, oltre che presunto boss del narcotraffico tra Italia e Sudamerica e soprannominato 'U sparitu', perche' rimasto latitante per quasi due anni prima di essere arrestato a Plati' (Reggio Calabria) nel maggio 2017, e' stato condannato a 16 anni di carcere il 10 ottobre scorso. La sentenza, emessa dall'ottava sezione penale milanese, in particolare, lo ha riconosciuto responsabile di associazione mafiosa e di intestazione fittizia di beni perche' a lui era riconducibile il Bar Vecchia Milano in corso Europa, a pochi passi dal Duomo che Rocco Barbaro, 53 anni, avrebbe acquistato attraverso lo schermo di prestanome. Rocco Barbaro e' figlio di Francesco Barbaro, capo dell'omonima cosca di Plati' e che sta scontando in carcere una condanna all'ergastolo per l'omicidio del brigadiere Antonino Marino, avvenuto a Bovalino, in provincia di Reggio Calabria, nel 1990.