Codacons: "Privacy & Facebook: chi non è tuo amico può spiarti lo stesso"

"Nella puntata del 14 ottobre de "Le Iene", un servizio di Matteo Viviani mostra come sia relativamente semplice spiare un utente che non è nella nostra cerchia di amici. Dal servizio si evince che, anche impostando severe regole per la privacy dei nostri profili, queste siano del tutto inefficaci se un qualsiasi contatto nelle nostre cerchie non fa altrettanto per proteggere la sua privacy e di conseguenza la nostra riservatezza.

Nel servizio, ovviamente, non viene specificato come usare questo trucchetto". Lo si legge in una nota del Codacons.

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"Ma gli articoli sulle maggiori testate e i post sui social tuonano allo scandalo. Si ritiene opportuno far chiarezza e svelare la metodologia su come, nel servizio, sia stato possibile tutto ciò. Non vogliamo di certo incoraggiare atti di hacking o stalking ma solamente dare la possibilità a tutti di controllare dall'esterno i propri profili e, nel caso, correre ai ripari se qualcosa dovesse andare storto".

Il prof. Alessandro Tigani, responsabile per il settore sicurezza del Codacons, chiarisce: "Cercare informazioni su utenti non presenti tra i nostri amici Facebook è relativamente semplice. Non si tratta infatti di sfruttare difetti o bug della piattaforma come farebbe un pericoloso hacker, ma semplicemente di utilizzare sapientemente la funzione "Cerca" presente da più di 10 anni sulla piattaforma social. Basta sapere cosa cercare! Ogni profilo Facebook viene riconosciuto dal portale non con un nome e cognome, come possiamo ingenuamente pensare, ma da un numero identificativo casuale (chiamato appunto ID) associato alla creazione di ogni account. È in pratica un codice fiscale virtuale, non modificabile, che ci viene attribuito durante l'iscrizione sul social. Recuperare questo ID sulla pagina personale di un utente è semplicissimo visto che esso è riportato nella barra degli indirizzi del browser. Recuperato il codice e usando delle parole chiavi nella funzione Cerca, è possibile accedere a molte informazioni in più rispetto a quello che potremmo vedere solamente visitando la pagina personale di un contatto non presente nelle nostre amicizie. A semplificare il tutto ci pensa un plugin chiamato "Secret revealer" installabile sui più famosi browser (chrome e firefox) dai rispettivi Store. Questo fa il lavoro sporco per noi. Basta andare sulla pagina di chi vogliamo spiare, premere il pulsante search e una volta identificato l'ID in automatico possiamo far partire una serie infinita di ricerche preimpostate che il software ci propone."

Il Codacons "consiglia di verificare sui propri profili, e nel caso qualcosa non dovesse piacerci, basta contattare l'amico che ha pubblicato quel contenuto, che sia una foto, un post, una localizzazione ...e chiedere di rimuovere il tag alla nostra persona. Ripetiamo, non vogliamo incoraggiare atti di hacking o stalking, ma semplicemente dare a tutti la possibilità di difendere la propria riservatezza".

"Il Codacons preannuncia una diffida al colosso dei social - conclude Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale dell'associazione - affinché provveda ad inibire funzioni "pericolose" sul portale".