I trapianti di fegato in Calabria a quattro anni dall’inizio dell’attività

Positiva l'attività svolta in regione nell'ambito del programma di trapianto di fegato previsto dalla Convenzione tra la Regione Calabria e l'Azienda Policlinico Umberto I di Roma che ha reso possibile il trapianto di 30 pazienti affetti da insufficienza epatica grave.

Infatti, grazie a tale convenzione e nel rispetto dei regolamenti nazionali, da Aprile 2014 è attiva la lista d'attesa regionale per trapianto di fegato che consente di destinare gli organi prelevati da donatori deceduti in Calabria, una volta garantite le urgenze nazionali, prioritariamente ai pazienti epatopatici assistiti dal servizio sanitario nazionale ed iscritti nella suddetta lista d'attesa. Prima di tale convenzione i pazienti calabresi affetti da epatopatia grave erano obbligati a rivolgersi, per l'inserimento ed il mantenimento in lista d'attesa per trapianto di fegato, ai vari Centri di trapianto italiani. Questo comportava la necessità di ripetute visite periodiche ambulatoriali e di ricoveri presso i suddetti Centri anche per anni prima dell'eventuale trapianto, con notevoli ed evidenti disagi dovuti agli spostamenti non solo per i pazienti ma anche per le loro famiglie. Tale attività, naturalmente, si ripercuoteva negativamente anche sulle casse regionali con un notevole aggravio di spesa dovuto alla mobilità passiva.

Da Aprile 2014, invece, lo studio e la preparazione dei pazienti nella fase pre-trapianto così come i controlli post-trapianto vengono garantiti in Calabria presso particolari strutture specializzate ospedaliere (Epatologia dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Mater Domini di Catanzaro diretta dal Dr. M. De Siena, Gastroenterologia dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza diretta dal Dr. P. Leo e Malattie Infettive del GOM di Reggio Calabria diretta dal Dr. G. Foti) con evidente riduzione dei disagi per i pazienti e dei costi legati alla mobilità passiva. Sono gli stessi Chirurghi e Rianimatori dell'Azienda Policlinico Umberto I di Roma che periodicamente vengono convocati in Regione per la valutazione dei pazienti epatopatici seguiti dagli specialisti (epatologi, gastroenterologi, infettivologi, internisti, radiologi, ecc.) delle strutture regionali ai fini del loro inserimento in lista d'attesa per trapianto.

Il paziente andrà a Roma presso la Chirurgia Generale e Trapianti d'Organo dell'Azienda Policlinico Umberto I soltanto per conoscere la struttura e gli specialisti che lo porteranno al trapianto. Inoltre, al momento della disponibilità di un organo è previsto il trasferimento protetto a Roma del paziente più compatibile selezionato tra quelli idonei iscritti nella lista d'attesa regionale per trapianto di fegato.

L'attività trapiantologica epatica in Calabria è stata possibile grazie all'attivo coinvolgimento e spirito di abnegazione dei tantissimi operatori sanitari individuati quali componenti del Gruppo Clinico Regionale per trapianto di Fegato con Decreti a firma del Dr. B. Zito, Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Tutela della Salute, Decreti che hanno previsto anche il coinvolgimento attivo di tanti altri professionisti che operano all'interno di tutte le Aziende Sanitarie Provinciali ed Ospedaliere calabresi.

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Per l'attuazione di un programma di preparazione dei pazienti al trapianto è fondamentale la forte collaborazione ed il coinvolgimento di specialisti delle diverse strutture ospedaliere coinvolte quali Cardiologia, Nefrologia, Anestesiologia, Pneumologia, Odontoiatria, Chirurgia Maxillo Facciale, Endoscopia Chirurgica, Ecografia Interventistica, Radiologia, Medicina Nucleare, Biochimica Clinica, Patologia Clinica, Microbiologia, Genetica, ecc. In alcuni casi, infatti, tale preparazione ha richiesto l'esecuzione anche di interventi di cardiochirurgia, chemioembolizzazione o radiofrequenza. Dei 30 pazienti trapiantati nel breve periodo considerato, 18 erano seguiti da Epatologia del Policlinico Mater Domini di Catanzaro, 7 da Gastroenterologia dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza e 5 da Malattie Infettive del GOM di Reggio Calabria.

Un eccellente lavoro di squadra, coordinato dal Dr. Pellegrino Mancini Direttore del Centro Regionale Trapianti, che ha portato al raggiungimento di importanti risultati. È ancora necessario, però, un impegno continuo e sinergico anche di cittadini ed istituzioni fondamentale a sostenere ed incrementare la cultura della donazione per offrire concrete speranze di vita ai tanti pazienti ancora in lista d'attesa di trapianto.