Galluccio (Confprofessioni): “In Calabria si rischia il blocco dell'edilizia privata”

"Da partedella Regione Calabria Dipartimento n. 2 Presidenza è pervenuta in data 6 settembre 2018 prot. n. 297709/SIAR alla Federazione degli Ordini della Regione Calabria, alla Federazione Regionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati della Calabria, all'Ordine dei Geologi della Calabria ed a tutti gli Ordini Provinciali degli ingegneri ed architetti della Calabria una comunicazione a firma ing. Salvatore Siviglia nella quale veniva detto che "al fine di prevenire possibili interruzioni e rallentamenti dell'iter istruttorio" non si potranno più ottenere provvedimenti autorizzativi "non corredati dalla lettera di affidamento di incarico al professionista e di quietanza di avvenuto pagamento da parte di questo ultimo", giusto quanto prescritto dalla Legge Regionale n. 25/2008.

E' chiaro, a questo punto, che, al fine di tutelare prioritariamente gli interessi dei cittadini calabresi, sia indispensabile un intervento unitario di tutti gli organismi ordinistici regionali che, coordinandosi con i dirigenti dell'Assessorato, mettano a punto delle procedure applicative che siano di assoluta chiarezza e semplicità.

Il parere di Confprofessioni è che la procedura debba basarsi su due punti imprescindibili:

1.- Il funzionario preposto al rilascio dei titoli amministrativi in materia di edilizia ed urbanistica a qualsiasi livello deve limitarsi a ricevere e mettere agli atti sia la lettera di affidamento dell'incarico professionale sia la quietanza di avvenuto pagamento del professionista incaricato. Non deve toccare a lui il compito di entrare nel merito sia della validità dell'incarico che della congruità della parcella quietanzata. Ciò evita sicuramente ulteriori incombenze ai funzionari e rallentamenti.

2.- Nella valutazione dell'equo compenso commisurato alla prestazione svolta e quindi della congruità della quietanza presentata devono farsi carico gli Ordini Professionali, con modalità da stabilire in tempi brevi con valenza regionale.

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In merito Conprofessioni ritiene che gli Ordini Professionali Regionali possano:

fornire agli iscritti un modello di affidamento di incarico professionale cui fare riferimento;stabilire un criterio di determinazione dell'equo compenso legato alla tariffe contenute nel dal Decreto del Ministero della Giustizia del 17 giugno 2016 con il quale stabilire i minimi tariffari di riferimento. Tale criterio dovrebbe essere della massima semplicità e di facilissima applicazione;effettuare, anche attraverso controlli a campione o altri criteri, le opportune verifiche inerenti il rispetto da parte dei professionisti incaricati delle norme in merito stabilite a livello regionale dagli Ordini Professionali di concerto con la Regione.

Per quanto attiene ai criteri di determinazione dei minimi ed alle operazioni di controllo e verifica, Confprofessioni ha delle proposte che non mancherà di sottoporre agli Ordini Professionali con i quali, come sempre, cercherà il confronto per una azione sinergica". Lo scrive il presidente di Confprofessioni Francesco Galluccio.