Giannuzzi: "Calabria dai piedi d'argilla"

"Quante fragilità sono presenti in Calabria? Autostrade, strade, tratte ferroviarie e scuole. E i servizi? E la Sanità? La nostra vita non può essere affidata al caso né alla speranza che con il passare del tempo le cose migliorino da sole.

Lo stato e la politica devono svolgere la loro funzione primaria: la nostra salvaguardia! La fragilità e le criticità del nostro territorio calabrese richiedono di certo la massima attenzione e non sempre ci pare che questo avvenga e spesso si attende l'evento avverso per mettere in sicurezza un'autostrada, una strada piuttosto che una scuola.

La prevenzione dovrebbe essere sempre presente su un territorio a forte rischio idrogeologico come il nostro. È evidente che senza la certezza di una Calabria si cura si possa realizzare qualsivoglia processo di promozione e di sviluppo.

Il peggio è essere consapevoli di vivere in un territorio dalle potenzialità illimitate e che invece deve preoccuparsi di rimediare a tutte le evidenti cattive gestioni susseguitesi e che ci hanno ridotto nella situazione attuale.

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Chissà quando potremmo essere veramente fieri di ospitare un turista o un parente lontano; chissà quando potremmo dichiarare di essere la Regione del "Benessere" e del "Bel Vivere"! Basta lettere ed appelli al Governo Centrale nessuno ci può salvare se non noi stessi ed in particolare chi ci rappresenta, è a loro che si deve chieder conto, è da loro che dobbiamo pretendere una Calabria sicura e funzionale, e che ci faccia sentire orgogliosi di abitarvi". Lo afferma in una nota Innocenza Giannuzzi, presidente del Consorzio Blu Calabria.