Lavoro: anche in Calabria equo compenso è diventato legge

Anche in Calabria l'equo compenso è legge. E' stata pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Calabria dello scorso 8 agosto, infatti, il testo della legge regionale n. 25 del 3 agosto 2018 recante "Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto dei committenti privati e di contrasto all'evasione fiscale" approvata dal Consiglio regionale. La normativa sancisce all'art. 1 "la tutela delle prestazioni professionali rese sulla base di istanze presentate alla pubblica amministrazione per conto dei privati cittadini o delle imprese. La finalità della norma è quella di tutelare il lavoro svolto dai professionisti contestualmente all'attenuazione dell'evasione fiscale".

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Il provvedimento stabilisce, in particolare, che la presentazione dell'istanza autorizzativa o di istanza ad intervento a norma di legge dovrà essere corredata da una "lettera di affidamento dell'incarico sottoscritta dal committente" e viene, in sostanza, richiesta la dimostrazione di avere saldato la prestazione professionale. "Con questo importante provvedimento - afferma Rosario de Luca, presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro - anche la Calabria segue l'esempio virtuoso delle Regioni che hanno introdotto disposizioni normative sull'equo compenso a favore della Categoria dei professionisti, promuovendo la dignità economica e sociale di lavoratrici e lavoratori autonomi e a tutela, soprattutto, dei tanti giovani che incontrano le maggiori difficoltà nel farsi strada nel mondo del lavoro professionale. Il fatto che sempre più istituzioni si impegnino per rendere l'equo compenso un principio basilare del nostro ordinamento - prosegue De Luca - dimostra il valore della battaglia portata avanti dal Comitato Unitario delle Professionisti e dalla Rete delle Professioni Tecniche. Continueremo dunque con determinazione il cammino intrapreso con l'obiettivo di rendere l'equo compenso del professionista la quotidianità e non l'eccezione. La lotta contro la richiesta di prestazioni professionali a costo zero prosegue".