‘Ndrangheta in Lombardia, il sostituto pg chiede conferma condanna a 13 anni e mezzo per Zambetti

Domenico Zambetti ha "consapevolmente" attinto voti dal "bacino della criminalità organizzata" e ha stretto un "patto" con i referenti delle cosche lombarde che "prevedeva, in cambio di voti, lavoro e appalti". È un passaggio della requisitoria del sostituto pg Galileo Proietto, che ha chiesto la conferma della condanna a 13 anni e mezzo, inflitta in primo grado all'ex assessore regionale lombardo Domenico Zambetti, imputato al processo in corso davanti alla terza Corte d'Appello di Milano per la presunta compravendita di quattromila preferenze e sospette infiltrazioni della 'ndrangheta nelle elezioni regionali del 2010. Il sostituto pg ha chiesto di confermare le pene anche per Ciro Simonte, ritenuto vicino alle cosche e condannato a 11 anni di carcere, per Ambrogio Crespi, fratello dell'ex sondaggista di Berlusconi (Luigi), condannato a 12 anni. Chiesti invece 4 anni e 4 mesi per il presunto il boss Eugenio Costantino, per il quale è stata proposta una condanna di gran lunga inferiore ai 16 anni e mezzo decisi dal Tribunale. Si ritorna in aula il prossimo 16 aprile.

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''Abbiamo ascoltato le parole del PG riguardo la posizione di Ambrogio Crespi. L'inconsistenza della requisitoria, basata su argomentazioni apodittiche e ragionamenti bizzarri non ha scalfito di un millimetro la fondatezza delle gravi censure mosse alla sentenza di primo grado con il nostro atto di appello. Ambrogio Crespi è estraneo a tutta questa vicenda e continuiamo a confidare nella giustizia nonostante giornate come questa". Lo dichiarano gli avvocati difensori di Ambrogio Crespi, Giuseppe Rossodivita e Marcello Elia al termine della seconda udienza del processo di Appello di Milano che proseguirà il 18 Aprile, data prevista anche per la sentenza.