Dems Calabria: “Magorno? Dovrebbe calibrare le parole”

"Mentre in Corea aleggia un vento di democrazia, con Kim Jong-un che si dà un nuovo profilo nei confronti del mondo, in Calabria Ernesto Magorno senza troppi veli rivolge minacce inaudite e annuncia epurazioni di massa. Il segretario regionale, capolista al senato in spregio allo Statuto di partito, scrive di democrazia partecipata e di persone non all'altezza dei ruoli.

Affermazioni nocive e fuori luogo. Riteniamo che un segretario regionale, per giunta deputato, debba controllare e calibrare le parole, dando prova di essere all'altezza della funzione e del ruolo che ricopre. L'unica via da seguire era ed è quella dell'ascolto, del confronto nelle sedi di partito e giammai sui giornali. Sono inascoltate le istanze responsabili di chi, da troppi mesi, chiede riunioni di gruppi consiliari regionali e momenti di confronto interno al partito per capire che succede nell'azione di governo regionale e nel PD calabrese che Magorno dirige. Per individuare le cause di malessere e che hanno alimentato le continue e pesanti sconfitte in tutta la Calabria. La tattica "attaccare gli altri per nascondere se stesso", ormai è logora. Non funziona più.

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La Politica, il PD, per riconnettersi con i cittadini deve avere un volto senza maschere. Deve essere credibile e parlare il linguaggio della verità. Tutte questioni che sono direttamente riconducibili a chi guida il partito da quattro anni. Magorno non ha voluto e non vuole realizzare questo percorso, per cui la colpa non è certamente di altri. Egli stesso si assuma fino in fondo le proprie responsabilità. Perché ormai dopo il PDR, il partito di Renzi, si cristallizza il PDM , il partito di Magorno". Lo afferma il coordinamento regionale Dems Calabria.