Sanità, Nesci (M5S) diffida governatore Oliverio: "Revocare direttori protagonisti di buchi di bilancio"

«È vergognoso che Pietro Filippo, dirigente dell'Asp di Cosenza condannato definitivamente per truffa, sia rimasto al proprio posto perché coperto da politica e burocrazia. Ed è ancora più scandaloso, mentre ai malati calabresi non vengono garantite le cure necessarie, che mantengano la poltrona i direttori delle aziende sanitarie della Calabria protagonisti di buchi milionari di bilancio, perfino premiati con migliaia di euro in più». Lo afferma, in una nota, la deputata M5s Dalila Nesci, che al governatore Mario Oliverio e all'intera giunta regionale ha chiesto con diffida formale la revoca dei dg aziendali responsabili dei bilanci in negativo.

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L'esponente 5stelle ha inviato l'atto anche al rettore dell'Università di Catanzaro, Giovambattista De Sarro, nello specifico per la nomina insieme a Oliverio del dg dell'azienda Mater Domini di Catanzaro. Diffidati anche i ministri della Sanità e dell'Economia, il commissario alla Sanità della Calabria e il Collegio sindacale della Regione. Per legge, ha precisato la parlamentare 5stelle, «in ogni caso il mancato raggiungimento dell'equilibrio economico determina automaticamente la decadenza dell'incarico» in questione. I numeri ricordati da Nesci sono drammatici: per il 2015 l'Asp di Cosenza ha un passivo di 30,371 milioni e per il 2016 non ha adottato il bilancio; per il 2015 l'Asp di Catanzaro ha un passivo di 19,32 milioni e per il 2016 ha adottato il bilancio ma non l'ha trasmesso al dipartimento regionale Tutela della salute; per il 2015 l'Asp di Crotone ha un passivo di 8,729 milioni e per il 2016 di 27,506 milioni; per il 2013 Mater Domini ha un passivo di 15,516 milioni, per il 2014 di 26,466 milioni, per il 2015 di 27,999 milioni e per il 2016 di 20,278 milioni. In quanto all'Asp di Reggio Calabria, non risulta adottato il bilancio per gli anni 2015 e 2016.