Disabilità: concluso il percorso formativo regionale

Si è chiuso presso la Cittadella regionale il percorso formativo in materia di disabilità. Con lezioni frontali ed esercitazioni, il Dipartimento programmazione nazionale e comunitaria ha promosso un percorso formativo rivolto al personale regionale e comunale per approfondire i diritti e le politiche comunitarie in materia di disabilità. Il percorso di formazione, nell'ambito dell'attuazione del Por 14/20, è stato costruito in tre momenti modulari distinti con docenti che ne hanno curato diversi aspetti.

Partito il 20 novembre con il modulo "Diritti e pari opportunità nel nuovo ciclo di programmazione europea: disabilità" – curato da Federico Porcedda – il percorso formativo è stato inoltre suddiviso in due momenti distinti a seconda dei target beneficiari: due giornate erano dedicate alla formazione del personale della Regione Calabria, altre due invece erano riservate ai dipendenti comunali.

"Orientamenti strategici e normativa rilevante in materia di disabilità" è stato il titolo della seconda parte del percorso formativo affidata a Giampiero Griffo, esperto nel campo della difesa e tutela dei diritti umani e civili delle persone con disabilità, che ha trattato in particolare la questione degli adempimenti richiesti dalla Convenzione ONU del 2006 e dal principio di antidiscriminazione e partecipazione di cui all'art. 7 del Regolamento 1303/2013.

L'ultimo modulo "Comunicazione pubblica e pari opportunità" è stato curato da Paola Di Lazzaro, esperta in tema di lotta al razzismo e alla discriminazione. Le lezioni curate da Di Lazzaro, concluse ieri, si sono concentrate sull'individuazione di campagne informative adeguate e analisi di materiale istituzionale dallo specifico punto di vista del linguaggio e delle immagini non discriminatorie, con lo scopo di rafforzare il ruolo della comunicazione pubblica per tutelare persone con disabilità.

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Dai principi stabiliti dalla Convenzione ONU per le persone con disabilità alle best practice realizzate all'interno dell'UE, fino al linguaggio corretto da utilizzare negli atti e procedure pubbliche nei confronti degli individui con disabilità intellettive e motorie, il percorso si è sviluppato quale momento di confronto, di scambio e di crescita che ha impegnato in queste settimane diversi attori operanti nel settore del welfare pubblico.