Legambiente Calabria: “Minaccia imminente di danno ambientale a cauda dell’attività venatoria”

"Una minaccia imminente di danno ambientale, irrimediabile e concreta, a causa di attività venatoria". È quanto denuncia Legambiente Calabria, è scritto in una nota, tramite un esposto alle prefetture di Cosenza e Reggio Calabria ed al ministro dell'Ambiente, cui chiede informazioni sui provvedimenti assunti dallo Stato a tutela dell'ambiente. "Ad agosto - prosegue la nota - l'associazione ha inviato al governo una richiesta urgente di posticipo della stagione venatoria, sottolineando l'eccezionalità della situazione determinata dall'assenza prolungata di precipitazioni, da temperature sopra la media e da numerosi incendi boschivi in vaste aree del nostro Paese, che hanno messo e mettono fortemente a rischio la conservazione della fauna. Non avendo ricevuto alcun cenno di riscontro, Legambiente ribadisce che l'esercizio dell'attività venatoria è consentito purché non contrasti con l'esigenza di conservazione della fauna selvatica, patrimonio indisponibile dello Stato. E denuncia nuovamente come le conseguenze della grave siccità protrattasi per molti mesi e degli eccezionali incendi di vegetazione abbiano riguardato alcune delle fasi biologiche più delicate per la sopravvivenza delle specie selvatiche: la migrazione prenuziale, per l'avifauna, e la riproduzione e lo svezzamento della prole, per tutte le specie". "Già in condizioni ordinarie - commenta Francesco Falcone, presidente di Legambiente Calabria - per poter essere autorizzata, la caccia ha l'obbligo di essere supportata da dati oggettivi, puntuali e aggiornati. La Regione Calabria l'ha autorizzata senza che sia stato fatto il monitoraggio a scala regionale delle specie cacciabili, né la lettura e l'analisi dei tesserini venatori per valutare l'impatto dei carnieri realizzati. Senza alcuna banca dati regionale regolarmente implementata che supporti scientificamente le autorizzazioni annualmente rilasciate. Senza valutazione di incidenza relativamente ai siti Natura 2000 percorsi dal fuoco nel 2017".

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