Regione, Msn: "Pesa l'assenza di un leader nel centrodestra"

L'ennesima imbarazzante 'sceneggiatura' kafkiana che ha contraddistinto i lavori del Consiglio regionale con le elezioni per il rinnovo dell'Ufficio di presidenza, sancisce la profonda crisi del centro destra calabrese. A distanza di tre anni, nonostante i maldestri tentativi di conquistare spazi e prospettive il dato più lampante che emerge è l'assoluta mancanza di leadership per una parte politica costretta a subire le manie di protagonismo di alcuni e gli 'accurduni' di altri". E' quanto afferma, in una nota, l'ex consigliere regionale Salvatore Bulzomì, componente della direzione nazionale Mns.

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"Dinanzi ad un incredibile vulnus democratico con la maggioranza che con i suoi voti riesce ad eleggere i rappresentanti per sé e per la minoranza - prosegue Bulzomì - appare sempre più evidente ai calabresi la mancanza totale di senso di valori e identità di una parte del centrodestra calabrese più propensa a 'sedersi al tavolo con l'avversario' che a creare un vero e proprio moto d'indignazione e protesta. Ed i calabresi questo lo hanno capito benissimo. Ci aspetta dunque un sussulto, un moto d'orgoglio di quella parte sana del centrodestra che dovrebbe, dopo tre anni, iniziare a fare una seria ed inamovibile opposizione ad un Governo regionale inesiste, inoperoso, certamente tra i peggiori che la Calabria debba purtroppo ricordare. Ed è qui che il centrodestra deve lavorare: iniziando seriamente ad abbandonare quelle ancore parassitarie ed esibizioniste che tentano improbabili scalate personali, affrancandosi invece di quelle esperienze identitarie da sempre al servizio per il territorio". "Solo così - sostiene Bulzomì - potranno gettarsi le basi per un rinnovato impegno della nostra comunità per la Calabria, con l'obiettivo di costruire un'alternativa credibile ed intellettuale ad un centrosinistra che, "oltre le poltrone non conosce altri arredi..."