"Le donne e i bambini, sgomberati (e alcuni anche feriti) con la forza a Roma, siamo pronti ad accoglierli in Calabria. Quegli esseri umani, più poveri e indifesi, che alcuni sindaci non vogliono nei loro comuni, li accoglieremo in Calabria, terra generosa, ospitale. C'è pronta una dignitosa soluzione".
E' quanto affermano – attraverso una nota diffusa dall'Ufficio stampa della Giunta- il delegato della Presidenza della Regione per la tutela e la promozione dei diritti umani e leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, e il delegato della Regione per l'Immigrazione, Giovanni Manoccio.
"Dopo aver espresso una ferma condanna per i fatti di Roma, una grave violazione dei diritti umani che si sarebbe assolutamente dovuta scongiurare- proseguono Corbelli e Manoccio- , informiamo che così come abbiamo fatto in altre diverse occasioni, come ad esempio nelle ultime settimane aiutando a restare in Calabria le dieci madri (somale ed eritree) che, in un tragico naufragio, hanno perso i loro bambini, portati e sepolti nei cimiteri di Crotone e della provincia, siamo pronti anche in questa occasione a farci carico di questa emergenza umanitaria".
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"Le donne e i bambini dello sgombero di Roma- aggiungono i delegati della Regione- li possiamo da subito ospitare in Calabria, in un posto bello e dignitoso. Assumiamo personalmente questo impegno. Se queste donne accetteranno di trasferirsi con i loro bambini nella nostra regione provvederemo a comunicare subito alle autorità governative preposte la struttura che abbiamo immediatamente a disposizione."
" E' questa la risposta, l'ennesima, di accoglienza e solidarietà che arriva dalla Calabria- mettono ancora in rilievo-. La bruttissima vicenda dello sgombero di Roma, in particolare, delle donne e dei loro bambini trattati in quel modo, ha molto colpito e fatto indignare. Senza voler colpevolizzare le forze dell'ordine, che hanno eseguito degli ordini (e se c'è chi ha sbagliato è giusto che venga chiamato a risponderne), vogliamo solo rispondere con la solidarietà e l'accoglienza ancora una volta dalla Calabria, da una regione, povera, con tanti problemi ed altre emergenze da affrontare, come in questo momento soprattutto la piaga degli incendi, ma con un grande cuore e una forte dignità, che non respinge i poveri migranti, ma continua ad accoglierli nei suoi porti, nelle sue città e nei suoi paesi. Accoglie quelli che arrivano, che ce la fanno a coronare il loro sogno di salvezza e pensa anche a quelli più sfortunati, uomini, donne e anche tanti bambini, che perdono la vita nei tragici naufragi, dando dignità alla loro morte con la realizzazione a Tarsia, in un luogo fortemente simbolico, del Cimitero internazionale dei Migranti. Questa- concludono nella nota Corbelli e Manoccio- è la Calabria vera, bella, accogliente e solidale. Quella per cui in tanti ogni giorno lottiamo."