Foti (FI): “Calabria cancellata, chi ha responsabilità e potere intervenga”

Se esiste un momento storico in cui la Calabria può essere definita un vero e proprio corpo estraneo al resto dell'Italia è esattamente questo, visto che al quadro complessivo di una situazione che continua a peggiorare in ogni settore, si aggiunge infatti un silenzio assordante da parte di quella rappresentanza politica che, pur rivestendo ruoli di grande responsabilità e potere, sia su scala locale che nazionale, mai come ora è distante dalle necessità della nostra gente. E' quanto dichiara in una nota il Vice Coordinatore di Forza Italia Nino Foti.

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Siamo in continuo affanno, aggiunge Foti, dall'emergenza relativa alla mancanza di lavoro, che non accenna ad attenuarsi, a quella dei flussi migratori che si riversano lungo le nostre coste e le nostre città senza alcun controllo visto che lo Stato non è più in grado di gestirli, passando per l'isolamento al quale siamo stati ormai da tempo confinati. La condizione dei trasporti è disastrosa, specialmente se si considera che siamo nel bel mezzo di quella stagione turistica che rappresenta un momento cruciale per l'economia dei nostri territori. L'Autostrada Salerno-Reggio Calabria, o meglio Salerno - Campo Calabro, per quanto ci si ostini a modificarne il look cambiandone il nome o si insista a raccontarla come completata, con fantomatiche inaugurazioni e assurde passerelle annesse, rimane ancora un percorso ad ostacoli che non smette purtroppo di fare vittime. Il trasporto aereo e quello ferroviario sono invece l'emblema della scarsa considerazione della quale gode la nostra Regione. Nello specifico Alitalia, la compagnia di bandiera italiana, che di italiano ormai non ha più nulla, ha chiaramente deciso, con il benestare dei nostri governanti, di abbandonare l'Aeroporto di Reggio Calabria, dove ad oggi non sono ancora stati ripristinati quei voli da e per Roma interrotti lo scorso Marzo, concentrando l'attività sull'aeroporto di Lamezia Terme, ma senza alcun beneficio per i passeggeri. Le tariffe praticate continuano ad essere elevate, spesso inaccessibili, in particolare nei confronti degli utenti a basso reddito, per gli studenti, gli anziani, i pendolari e tutti coloro i quali sono costretti a spostarsi per motivi di salute. Se poi si da uno sguardo alla ridicola campagna promozionale che campeggia nell'Aeroporto di Fiumicino invitando a "Volare in Calabria", e che sarà costata chissà quanti soldi alla Regione Calabria, il passo dal danno alla beffa è veramente breve.

Tutti questi passeggeri pertanto si ritrovano oltre che bistrattati anche obbligati, se non vogliono affrontare l'ebrezza di un viaggio in autobus lungo la già citata A3 o A2 che dir si voglia, a spostarsi in treno, con vetture obsolete e tempi di percorrenza delle tratte estremamente dilatati. Come se non bastasse, infatti, mentre il resto del Paese corre sull'Alta Velocità, in Calabria, anziché ricorrere a corse aggiuntive dedicate alle esigenze dei turisti, durante il periodo estivo vengono inserite, come di consueto, nelle tratte già previste, diverse fermate intermedie in prossimità delle mete balneari rendendo il servizio del tutto inutile sia per i pendolari che per i turisti.

A tutte queste situazioni, conclude Foti, non sarebbe impossibile dare risposta, ma purtroppo non c'è neppure la volontà di far valere le ragioni più evidenti. Sembra impossibile ma, in un momento storico nel quale la rappresentanza politica calabrese potrebbe avere influenza gestionale, esercitando semplicemente il potere derivante dagli incarichi ricoperti, ci ritroviamo a chiedere aiuto con una voce ancor più flebile che nessuno prende più in considerazione.