Coppia gay rifiutata da casa vacanze, Prc: "Vergogna italica, colpita immagine di intera regione"

"Un'altra vergogna italica, questa volta arriva dal profondo Sud.
Contravvenendo alle antiche radici culturali della nostra terra, quella Magna Grecia che fu simbolo di mentalità e pratiche aperte e tolleranti verso ogni forma di comportamento e scelta personale, un atto dalla grettezza mentale senza pari ha pesantemente offeso la dignità di una giovane coppia gay napoletana". Ad affermarlo Pino Scarpelli – Segretario Regionale di Rifondazione Comunista.

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"L'immagine di una regione intera, che anche adesso offre esempi riconosciuti di apertura ed accoglienza, viene colpita e può riflettersi totalmente diversa da quello che per fortuna è. Tutto per responsabilità di un individuo e di un gesto assolutamente inqualificabili.
Nessuna sottovalutazione può essere dimostrata verso la manifestazione di una subcultura incivile, che ci vorrebbe far ripiombare in tempi oramai morti e sepolti. Atto ancor di più insopportabile quando proviene da noi calabresi, che nel corso di tutto il Novecento abbiamo subito pesanti discriminazioni all'estero e nella stessa Italia.
Tra l'altro, solo poche settimane fa si è dato vita ad uno splendido Pride nella città di Cosenza, dove è sfilato un corteo assai allegro e vivace di migliaia di persone, indistintamente lgbt o etero, che hanno rivendicato libertà di scelta, autodeterminazione e parità di diritti, ricevendo simpatia e solidarietà da tutta la popolazione.
Che però il lavoro da fare sia ancora tanto lo dimostra come in quell'occasione una indigeribile mancanza dell'amministrazione comunale in carica ha fatto sì che quella manifestazione non ricevesse incredibilmente il patrocinio del Comune capoluogo al contrario di diversi enti locali vicini e dell'Università della Calabria.
Nell'esprimere la nostra massima solidarietà ai due giovani tristemente rifiutati in quella struttura del tropeano, ci associamo alla richiesta del Comitato provinciale ARCIGAY di Napoli di revocare la licenza all'affittacamere omofobo".