Pd allo sbando, Magorno: "Sì a congressi nei capoluoghi di provincia"

magornoassembleapd29lug 500"La proposta avanzata dal Segretario Provinciale del PD di Cosenza di svolgere i congressi del PD nelle città capoluogo è da condividere." Lo dichiara il Segretario del Pd Calabria Ernesto Magorno che continua:
"Sarebbe opportuno che si avviassero rapidamente le procedure organizzative affinché alla ripresa autunnale i 5 congressi cittadini possano costituire un nuovo inizio del PD nelle aree urbane.
Il voto registrato nelle diverse elezioni amministrative ha evidenziato sia a Catanzaro che a Cosenza, Crotone e Vibo Valentia la necessità di un radicamento di un PD capace di interpretare e rappresentare le complesse istanze della società moderna.

--banner--


Nelle città emergono nuove contraddizioni sociali che esprimono bisogni diversi dal passato.
Prima di tutto per larghi strati sociali si impone un bisogno di reddito e di lavoro.
Ma anche altri diritti primari divenuti fondamentali per l'elevamento della qualità della vita e che invece sono trascurati: salute, cura degli anziani, formazione e accesso alle nuove tecnologie e mobilità.
Insieme ad un progressivo impoverimento dei ceti medi si accompagna una forte domanda di qualità ma, soprattutto, di prospettiva di vita.
In tale contesto sociale le periferie urbane e gli insediamenti sociali popolari vivono una condizione di forte esclusione.
Insomma, un'offerta elettorale riformista, democratica e progressista o riesce a fare i conti in maniera credibile con queste domande o sarà sempre più inevitabile che il disagio sociale possa trovare sbocchi nella protesta populistica e demagogica o finisca per ripiegare in una domanda di ordine e conservazione."
Conclude Magorno: "Lo svolgimento dei congressi del PD nelle città capoluogo potrà essere un'opportunità per mettere in campo una proposta programmatica finalizzata ad un'alleanza politico-sociale con espressioni civiche e autonome di tipo sociale e culturale.
Le tradizionali coalizioni di centro sinistra ormai non esistono più.
Dovrà essere il PD, soprattutto nelle aree urbane, ad abbandonare lo spirito dell'autosufficienza e a proporsi come il campo di una aggregazione plurale a livello politico, culturale e sociale.
Potrebbe essere questa dei congressi cittadini l'occasione non per una conta interna sui nominalismi ma per un grande confronto su idee e progetti innovativi."