Dati Eurostat, Flora Sculco: "Politica si assuma responsabilità"

"I drammatici dati sulla disoccupazione offerti dall'Annuario regionale di Eurostat 2015, per cui la Calabria è la regione con il più basso tasso di occupati dell'Unione Europea mentre in Italia si registra il divario di 34,6 punti tra Bolzano, l'area col tasso di occupazione più alto, e la Calabria, descrivono una condizione sociale di questa parte del Paese che non è più tollerabile". Lo sostiene la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco, secondo cui "Occorre reagire con prontezza, procedendo rapidamente con l'utilizzazione degli ingenti fondi comunitari e nazionali a disposizione, per fermare questa deriva economica e sociale che rischia di vanificare le speranze delle nuove generazioni e di minare persino la tenuta della democrazia. Non c'è altro tempo da perdere! Questi – puntualizzare la consigliera regionale - sono campanelli d'allarme che, se non ascoltati, prefigurano uno scenario sconfortante di terra di frontiere, per una Calabria che meriterebbe ben altre attenzioni, ma che, invece, cresce meno, mediamente, dei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo e la cui condizione generale deprime gli sforzi che nonostante tutto si avvertono tra gli imprenditori costretti a fare salti mortali per stare sui mercati". Ad avviso di Flora Sculco: "Occorre un'assunzione di responsabilità da parte delle forze politiche di governo e di opposizione, qui in Calabria ma anche a Roma da parte del Governo che spesso non onora gli impegni declinati pubblicamente. Un'assunzione di responsabilità affinché si tracci un cronoprogramma degli interventi in itinere e che vanno con immediatezza concretizzati. Se ci sono incrostazioni che frenano le procedure amministrative necessarie per sbloccare l'azione della Regione si rimuovano senza tentennamenti e senza guardare in faccia nessuno. E' necessario dare alla Calabria i primi risultati tangibili di un rilancio delle opportunità di lavoro, congiuntamente al potenziamento delle infrastrutture materiali e immateriali che spesso non superano la fase delle enunciazioni"

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