Giornata della Memoria, le manifestazioni nel resto d'Italia

manifestazione-liberaMigliaia di persone in piazza a Genova, a Ventimiglia e in altri 180 centri liguri per la Giornata regionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Lo slogan era "Luoghi di speranza, testimoni di bellezza" della manifestazione organizzata da Libera e da Avviso Pubblico. A Genova e a Ventimiglia scuole, istituzioni e associazioni si sono strette idealmente alle vittime innocenti delle mafie. Accanto alle due piazze principali, sono stati oltre 180 i "luoghi di memoria" in Liguria: scuole, sedi associative, negozi, luoghi di lavoro che a partire dalle 11 si sono fermati. A Genova un lungo corteo, caratterizzato da giovani che portavano grandi mani, come simbolo di speranza, partito dalla stazione Brignole è arrivato in piazza Matteotti dove sono stati letti, i nomi delle vittime della mafia. "Da tanti anni portiamo avanti questa domanda di libertà e di giustizia - ha detto Stefano Busi, referente di Libera in Liguria - nel ricordare i nomi delle vittime, rinnoviamo il nostro impegno quotidiano".

"La memoria è un progetto, non è un esercizio di stile - ha concluso Busi - e i ragazzi che sono qui hanno potuto lavorare con i loro insegnanti per conoscere le storie delle vittime". Gli studenti hanno portato in piazza i loro lavori, che sono la testimonianza del percorso che hanno fatto. A Ventimiglia a manifestare, in piazza della Liberta, dove sono confluiti due cortei, sono state centinaia di piccoli studenti provenienti da tutte le scuole della provincia di Imperia. Presente Rosaria Costa, vedova di Vito Schifani, l'agente di polizia, ucciso il 23 maggio del 1992 nella strage di Capaci. "Il peggior nemico della mafia è la scuola", hanno scritto gli studenti. Ventimiglia è stata scelta perché è stato riconosciuto da inchieste giudiziarie che qui si è insediata una 'locale' della 'ndrangheta che si infiltrò nella politica locale e come conseguenza ci fu lo scioglimento del Consiglio comunale nel 2012. "Le persone sono sempre quelle, i problemi si sono amplificati e la mafia non è stata ancora sconfitta - ha affermato Rosaria Costa - I ragazzi sono il nostro futuro, la speranza. A loro dico di ribellarsi in famiglia, se ci sono mafiosi o atteggiamenti mafiosi".

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Sono stati soprattutto gli studenti delle scuole di Chieti e provincia con i rispettivi insegnanti ma anche esponenti delle associazioni e del mondo ambientalista, i protagonisti a Chieti questa mattina della XXII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo o delle vittime innocenti delle mafie organizzata a livello nazionale da Libera e che quest'ano ha scelto come slogan 'Luoghi di speranza, testimoni di bellezza'. Oltre un migliaio i partecipanti al corteo, nel quale spiccavano fra molti striscioni colorati e i gonfaloni degli istituti scolastici, che è partito dalla Villa comunale, dove si sono ritrovati i partecipanti e che, dopo aver attraversato corso Marrucino, nel centro della città, si è concentrato in piazza Valignani dove da un palco allestito per l'occasione chi ha voluto ha portato la propria testimonianza. ''Qui oggi ci sono le scuole, i giovani, giovani che dobbiamo accompagnare in questo percorso e farci accompagnare, quindi viva i giovani e viva Libera e viva la piazza di Chieti oggi", sottolinea Francesca Di Luzio del coordinamento regionale abruzzese dell'associazione Libera. "L'antimafia si fa soprattutto partendo dai banchi di scuola perché i ragazzi sono il futuro nostro e sono coloro che devono accompagnare questa legalità nella società. Non facciamo degli interventi spot, come si dice. Chiaramente ci saranno e ci sono stati da dieci anni percorsi di Libera su tutto il territorio abruzzese e nazionale'', aggiunge. Quanto alle frasi ingiuriose apparse nei giorni scorsi in Calabria contro don Luigi Ciotti, Di Luzio afferma: ''Ci infangano sempre perché significa che probabilmente stiamo facendo e stiamo andando nella direzione giusta, quindi viva don Luigi siamo tutti don Luigi''

Un momento di riflessione nel Giardino della memoria di Palermo per ricordare tutti i caduti - in occasione della Giornata nazionale della Memoria dedicata alle vittime innocenti della mafia organizzata a Locri, in Calabria, e che il 19 marzo ha visto la partecipazione del Capo dello Stato - ha avuto luogo stamane nel sito di Ciaculli. Subito dopo si è svolta una seduta straordinaria del Consiglio direttivo regionale alla quale hanno preso parte il Vice-Presidente nazionale dell'Unci, Leone Zingales, il consigliere nazionale Giuseppe Lo Bianco, il presidente regionale dell'Unci, Andrea Tuttoilmondo, il tesoriere Daniele Ditta, e Antonella Romano, membro del "direttivo". Il prossimo 3 maggio a Torino si svolgerà, promossa dall'Unci, la X Giornata della memoria dedicata ai giornalisti uccisi da mafie e terrorismo.