Nuovo sit-in dei tirocinanti della giustizia

"Era il 14 dicembre dello scorso anno quando la Cse Filai mise in campo il primo sit-in dei Tirocinanti della Giustizia calabresi presso la Cittadella della Regione Calabria per richiedere l'avvio immediato del bando di 1000 tirocini negli uffici giudiziari bloccato ormai da oltre un anno. Da allora è passato Natale, Capodanno e l'Epifania e a Carnevale ci ritroveremo sempre nello stesso luogo, con le stesse richieste, con gli stessi tirocinanti ma con molta rabbia in più. Da dicembre infatti non abbiamo mai mollato e così, non ricevendo risposte concrete ed esaustive dalle Istituzioni, da quel giorno sono state messe in campo altre iniziative di lotta: il 22 dicembre ed il 4 gennaio presso la prefettura di Reggio Calabria; il 27 gennaio presso palazzo Campanella ed il 28 gennaio nei pressi della Corte d'appello a Reggio Calabria; il 20 febbraio nuovamente a Reggio Calabria a palazzo Campanella sede del Consiglio Regionale. Durante questo ultimo sit-in una delegazione di tirocinanti è stata ricevuta dall'Assessore Federica Roccisano e dal Dott. Simone Veronese che si sono impegnati di interloquire con il Presidente Oliverio affinché risposte risolutive e definitive possano presto essere annunciate ai tirocinanti in attesa atavica dell'avvio del bando per 1000 tirocini negli uffici giudiziari e negli uffici assimilati o della PA, rammentando, peraltro che in occasione della manifestazione del 27 gennaio scorso fu proprio il Presidente Oliverio ad assumere formale impegno con la CSE-FILAI per la soluzione della tematica. Le risposte, circa i tempi certi dell'avvio dei tirocini, la CSE FILAI se le aspetta e le pretende insieme ai tirocinanti che per la settima volta, nel giro di due mesi e mezzo, scenderanno in piazza a reclamarle il 28 febbraio '17 presso la Cittadella in località Germaneto, a Catanzaro, confidando nell'impegno assunto dal Presidente della Regione Calabria e dall'Assessore Roccisano che, altresì, ha assicurato la sua presenza in tale data, garantendo anche di ricevere una delegazione per aggiornamenti sullo stato attuale della questione, nella speranza di una risposta positiva e definitiva. Con l'abito che indossano ogni giorno e non solo a carnevale, i tirocinanti manifesteranno vestiti da disoccupati, da cassaintegrati, da mobilitati, da padri e madri di famiglia ormai rassegnati a non riuscire a trovare lavoro in una regione con la più alta percentuale di disoccupazione e pertanto aggrappati alla speranza dell'avvio di un tirocinio, unica prospettiva, ormai, che possa consentire loro di portare a casa un compenso economico, seppur minimo. Per i tirocinanti questa giornata sarà il "Martedì magro" di carnevale come magre sono diventate tutte le loro giornate da ormai tanto tempo. Stanchi di promesse non mantenute e di comunicati ufficiali che annunciano che "a breve" si giungerà alla soluzione definitiva della questione, i tirocinanti sperano che questo bando non si trasformi in uno "scherzo di carnevale" perché non si può scherzare con la disperazione di mille famiglie che non hanno più motivo di ridere e neppure di sorridere. Al contempo essi hanno imparato a non piangersi addosso e proprio nel giorno simbolo dell'allegria e della festosità, con la dignità che li contraddistingue, torneranno a manifestare perché tutto è mascherato in questa vicenda tranne la loro disperazione. Siamo certi che sia il Presidente Oliverio che il Ministro della Giustizia si siano attivati nella ricerca di una soluzione definitiva che permetta l'avvio di questo progetto. Ma questo non può bastare e non può certo essere considerato sufficiente da chi è in angosciosa attesa. Alle interlocuzioni tra i due, alle trattative politiche e a quelle burocratiche devono ora seguire fatti concreti. E' ora di annunciare ufficialmente una data certa di avvio. Per noi il tempo delle discussioni e delle trattative è già abbondantemente scaduto e a differenza dei " fantasmi " ribadiamo che è giunto il momento di fare seguire alle parole i fatti e di trasformare gli impegni assunti in azioni concrete e virtuose. E' finita l'ora delle chiacchiere. Noi da veri Moschettieri saremo in pista di lotta anche nel giorno di Carnevale a differenza di altri che hanno scelto, dopo mesi di assordante silenzio, di sfilare il giorno delle Ceneri, rendendosi finalmente visibili. Ci auguriamo che anche la loro presenza possa contribuire all'impegno di lotta che da mesi stiamo portando avanti da soli e che se sarà ancora necessario da soli continueremo fino alla fine. Comunque, è ora che ognuno si assuma le proprie responsabilità nei confronti di 1000 famiglie!! E con maggiore forza e determinazione continueremo a dire: NOI NON CI ARRENDEREMO MAI ...": Lo afferma in una nota il Segretario Generale CSE- FILAI, Antonino Nasone.

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