Nicolò(Fi): "Preoccupante stato salute mare Calabria"

Anche per il 2017, in considerazione dell'avvicinarsi della stagione balneare, le prospettive delineano un quadro preoccupante sullo stato di salute dei mari della Calabria. Si confermano, purtroppo, inquietanti criticità e dubbi sulla corretta gestione delle acque reflue e sulla depurazione. Non rassicurano, in vista della prossima estate, gli interventi annunciati né tranquillizzano circa un pieno godimento dell'eccezionale patrimonio ambientale marino calabrese". Lo sostiene, in una dichiarazione, il capogruppo regionale di Forza Italia, Alessandro Nicolò, rendendo nota la risposta fornitagli dalla Giunta ad una interrogazione "sullo stato di salute dei nostri mari". "La nostra iniziativa, un'interrogazione presentata ben sei mesi fa - aggiunge Nicolò - in merito all'annoso problema del rischio balneazione in Calabria, sollecitava il presidente della Giunta, Mario Oliverio, a fornire risposte chiare e concrete alla luce delle criticità evidenziate dall' Arpacal. Ci eravamo mossi responsabilmente a fine agosto, proprio per lanciare in anticipo un forte appello a predisporre in tempo piani concreti di intervento e progetti all'altezza sia delle situazioni deplorevoli emerse nel corso della stagione balneare-turistica 2016 sia dell'inestimabile valore ambientale dei nostri mari".

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"E invece è pervenuta, solo in questi giorni, il 10 febbraio, la risposta scritta dal Dipartimento Ambiente e territorio nella quale vengono elencati i programmi e gli interventi che la Regione istituisce ogni anno prima dell'inizio di ogni stagione balneare che consistono nel monitoraggio e nell'aggiornamento del profilo delle acque di balneazione, attività che vengono svolte in sinergia con l'Arpacal. Altro che programmi mirati e piani speciali d'intervento. Anziché una risposta adeguata all'altezza della questione ed all'importante posta in gioco, la Giunta regionale se la cava con la nota del Dipartimento e si limita a sciorinare nel dettaglio una serie di interventi datati a partire dal 2011 fino ad arrivare al Programma di efficientamento e rifunzionalizzazione del 2016 per il quale è stata stanziata una considerevole somma che dovrebbe consentire l'avvio degli interventi necessari previsti". "Proprio non ci siamo. La Giunta - dice ancora Nicolò - si conferma inadeguata e priva di respiro. Ed anche nel dettaglio non rende tranquilli, perchè, nonostante le rassicurazioni del Dipartimento, dai dati in possesso dalla Commissione europea che costantemente opera un monitoraggio sulla gestione delle acque reflue e sullo stato di balneazione emergono criticità soprattutto nel tratto tirrenico della provincia di Cosenza e nel tratto che interessa Reggio Calabria. In particolare, nell'area ricadente il lungomare della città dello Stretto in cui il divieto di balneazione rappresenta un problema atavico. La maggior parte delle zone interessate presenta divieti di balneazione dovuti solitamente al malfunzionamento dei depuratori che non consentono sempre una completa rimozione delle acque reflue. Di conseguenza acque ancora cariche di liquami si riversano nei torrenti più vicini e poi sfociano nei nostri mari". "La stagione turistica - conclude Nicolò - è ormai alle porte e quindi auspichiamo che tutti gli interventi annunciati dalla Giunta non restino propaganda, ma siano effettuati tempestivamente e garantiscano la vera soluzione di una situazione sempre discutibile e precaria che ogni anno si ripresenta. Ma occorre gestire al meglio le risorse accelerando gli interventi in programma soprattutto a difesa della salute dei cittadini".