Agricoltura, Cepi: "Divieto uso glifosato penalizza Calabria"

"E' noto che la Calabria non sia un'isola ne geograficamente ne economicamente, soprattutto considerando che è parte del mercato agricolo nazionale e di quello comune europeo. Quindi ci chiediamo che senso abbia interdire l'uso del glifosato solo nella nostra regione". E' quanto afferma, in una nota, Cristian Vocaturi, referente regionale della Confederazione europea piccole imprese (Cepi). "Se si intende adottare un principio di precauzione - prosegue Vocaturi - questo deve essere impiegato almeno a livello nazionale se non addirittura comunitario. Altrimenti si tratta di una presa di posizione ideologica, inutile per i consumatori e gravosa per gli agricoltori. Il glifosato è il diserbante più utilizzato al mondo in agricoltura ed uno dei prodotti fitosanitari più venduti a livello nazionale, non possiamo permetterci di interdirlo solo in Calabria con l'unico risultato di aumentare i costi di produzione". "La Regione, infatti, unica in Italia - sostiene ancora Vocaturi - ne ha vietato l'utilizzo in agricoltura, nonostante il Ministero della salute e l'Efsa ne consentano l'impiego. Ma questa scelta non fa altro che danneggiare i nostri imprenditori agricoltori che quasi quotidianamente si rivolgono alla nostra organizzazione per manifestare tutte la loro preoccupazione. Crediamo, quindi, che la scelta della Regione non abbia senso se non viene condivisa almeno dalle altre regioni italiane. Perciò delle due l'una o viene reinserito il glifosato nei disciplinari di produzione integrata della Calabria o lo si proibisce almeno in tutta Italia se non in tutta la Ue".

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