Leo (Forum associazioni familiari della Calabria): “Nella nostra regione non sono solo i giovani a partire”

"In Calabria è diventato urgente mettere in campo un progetto di sviluppo integrato che interessi tutto il territorio regionale. Perché non sono più solo i nostri giovani a partire, sono le famiglie che lasciano la Calabria alla ricerca di condizioni decorose di vita".

E' l'allarme, "il grido di dolore se non di disperazione", lanciato da Antonino Leo, Presidente del Forum delle Associazioni familiari della Calabria, nella lettera aperta indirizzata al Presidente della Regione Mario Oliverio. La lettera è stata condivisa da tutto il comitato direttivo regionale ed è stata inviata al presidente della giunta regionale con l'auspicio che anche l'intera classe politica calabrese imprima una decisa svolta ad una situazione socio-economica diventata drammatica in tutto il territorio della Calabria.

"Egregio signor Governatore - scrive il presidente del Forum calabrese Antonino Leo - la recente menzione della Calabria tra i 52 luoghi turistici suggeriti dal New York Times come mete turistiche per il 2017 merita una riflessione.

Noi calabresi forse non ce ne siamo accorti, ma ci pensano gli altri a farci aprire gli occhi: siamo seduti su una miniera d'oro. Eppure, moriamo di fame e di disoccupazione. Non dimentichiamo che la Calabria è l'ultima regione d'Italia quanto a PIL e la prima quanto a disoccupazione: secondo i dati pubblicati di recente dal Sole24ore, Crotone è la provincia con il tasso di disoccupazione più alto d'Italia, ma al quinto posto di questa triste classifica troviamo Cosenza, e al settimo Catanzaro; Reggio Calabria si trova al decimo posto, mentre a Vibo Valentia va la maglia nera per il tasso di inattività.

Crediamo sia ormai urgente mettere in campo un progetto di sviluppo integrato che interessi tutto il territorio regionale, superando le inefficaci se non deleterie politiche di "sviluppo locale", che hanno previsto fino ad oggi investimenti rispondenti a logiche di utilità immediata, piuttosto che a veri piani di sviluppo integrato a lungo termine.

Altre regioni del Sud, come la Puglia, ma soprattutto la Basilicata hanno puntato su investimenti volti, ad esempio, allo sviluppo di ciascuna area del territorio regionale (sia di Potenza che di Matera, per intenderci) ciascuna potenziata in base alle proprie vocazioni specifiche. Risultato: nessuna città della Basilicata è citata nella classifica di cui sopra.

Nella nostra Regione le cose vanno, invece, in una direzione totalmente diversa. La conseguenza è che la Calabria si sta svuotando, signor Governatore, ed il Forum delle associazioni familiari si fa portavoce del grido di dolore, se non di disperazione, di chi deve scegliere se morire di fame qui o andar via. Non sono più solo i nostri giovani a partire, magari alla ricerca di percorsi professionali adeguati alle loro competenze: sono le famiglie che, ormai sempre più numerose, lasciano la Calabria alla ricerca di condizioni decorose di vita.

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Lo sviluppo delle molteplici vocazioni della nostra Regione, da quella turistica a quella agricola e a quella industriale specialmente legata al settore agroalimentare, solo per citarne alcune, non può prescindere da una rete di infrastrutture che percorrano l'intera Calabria, la costa Tirrenica alla pari della costa Ionica, consentendo alla Calabria di correre liberamente su due gambe (la fascia ionica e la fascia tirrenica), anziché arrancare saltellando su una gamba sola.

Infatti, realizzare l'ammodernamento della S.S. 106 raddoppierebbe le vie di transito sul nostro territorio regionale e le possibilità di sviluppo delle aree percorse sarebbero anch'esse raddoppiate.

La stessa cosa avverrebbe se l'intera classe politica si attivasse nella difesa dei tre aeroporti di interesse nazionale (Reggio Calabria, Lamezia Terme e Crotone).

Infine, in questa logica di sviluppo dell'intero territorio regionale, non è possibile escludere dal progetto della metropolitana regionale la città di Crotone e, dunque, l'intera fascia ionica, come è invece previsto dall'attuale piano regionale dei trasporti (3.1).

Noi lanciamo questo appello a Lei e alla Giunta che presiede, certi che, in virtù del ruolo di responsabilità da lei ricoperto, saprà prestarvi ascolto e mettere mano con urgenza ai mille problemi che attanagliano la Calabria, a cominciare da quello delle infrastrutture e dei trasporti, investendo finalmente tutto il territorio regionale. Prima che sia troppo tardi".