Guardia Costiera controlla Calabria e Lucania: oltre una tonnellata di prodotto ittico sequestrato e sanzioni per circa 80mila euro

guardiacostieracontrolliittici500Nei corso del mese di ottobre l'intera Regione Calabria e la Basilicata tirrenica è stata interessata dall'Operazione complessa di polizia marittima denominata "Fortitude", organizzata e coordinata dal Reparto Operativo - 5° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima Guardia Costiera di Reggio Calabria, finalizzata al controllo dell'intera filiera pesca con particolare riferimento al rispetto della normativa nazionale e comunitaria sull'utilizzo degli attrezzi da pesca da parte dei pescatori professionali e diportisti, sulla commercializzazione e la detenzione di prodotti ittici, con particolare riguardo al tonno rosso ed al pesce spada catturati nel mar Mediterraneo.

L'operazione è stata condotta secondo le direttive del Direttore Marittimo, Capitano di Vascello Giancarlo Russo, con il coinvolgimento di 651 militari, appartenenti alle Capitanerie di porto di Reggio Calabria, Crotone, Vibo Valentia, Gioia Tauro e Corigliano Calabro ed ai rispettivi uffici marittimi dipendenti.

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Con ausilio di mezzi navali e terrestri, impiegati in operazioni sia diurne che notturne, anche nell'ambito del Focus 'ndrangheta con le altre forze di polizia, il personale delle Capitanerie di porto - Guardia costiera, ha effettuato controlli lungo l'intera filiera di pesca, al fine di verificare il rispetto della normativa di settore che impone il divieto di catture di specie ittiche vietate e/o sottomisura, la tracciabilità dei prodotti ittici venduti ed il rispetto delle normative igienico-sanitarie a tutela del consumatore finale.

Quest'ultima attività è stata condotta congiuntamente al personale dei Servizi veterinari delle ASL di tutta la Regione Calabria.

L'attività di polizia marittima svolta nella sola zona di competenza del Compartimento Marittimo di Reggio Calabria ha condotto al:

· sequestro di circa 150 kg di prodotto ittico vario, rinvenuto in cattivo stato di conservazione a carico di diversi venditori ambulanti non autorizzati;

· nr. 4 denunce per frode in commercio a carico di quattro ristoranti, per presenza nei rispettivi menù della non corretta indicazione al cliente riguardo la qualità degli alimenti. Nello specifico all'interno dei locali venivano rinvenuti prodotti ittici congelati utilizzati per la preparazione di pietanze, posti in vendita come freschi;

· nr. 24 verbali amministrativi per un ammontare di oltre 41.000 euro, a carico di:

- esercenti commerciali per la non corretta etichettatura dei prodotti ittici messi in vendita nei locali delle rispettive pescherie;

- pescatori professionali per aver imbarcato sul proprio peschereccio marittimi e non aver provveduto all'annotazione degli stessi sui documenti bordo;

- pescatori professionali per la detenzione e l'utilizzo di attrezzi da pesca non consentiti (illegali) con conseguente sequestro amministrativo dei relativi attrezzi;

- diportisti per la detenzione di reti da pesca non consentite per la pesca sportiva/ricreativa.

Complessivamente sull'intero territorio regionale sono stati redatti:

· nr. 45 verbali di illeciti amministrativi, per un importo complessivo di oltre € 80.000 Euro con circa 1.200 kg di prodotti ittici sequestrati;

· nr. 10 denunce penali dicui8 per cattivo stato di conservazione dei prodotti alimentari e 2 per frode in commercio;

· nr. 9 sequestri penali per un totale di oltre 200 kg. di prodotto ittico di varie specie.

· nr. 8 sequestri di vari attrezzi da pesca utilizzati illegalmente in violazione alle norme di sicurezza della navigazione ed in materia di pesca sportiva.

· nr. 1 sequestro amministrativo di un esemplare di tonno rosso

· kg. 70 circa di pesce spada.

L'attività di controllo sulla filiera della pesca da parte di tutto il personale della Direzione Marittima, oltre a tutelare il patrimonio ittico ed ambientale, è finalizzata al contrasto delle attività illecite ed, in particolare, nei confronti di coloro che vendono prodotti non idonei al consumo umano.

Tali verifiche fanno parte delle attività istituzionali assegnati al Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera.