Droga e estorsione, sequestrati beni per 2,5 milioni a affiliato 'ndrangheta nel comasco

guardiadifinanza1205I finanzieri del Nucleo di polizia Tributaria di Milano hanno eseguito un decreto di sequestro, emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Como, di beni immobili e aziende per un valore di circa 2,5 milioni di euro a carico di Giuseppe Oliverio, già arrestato per traffico di droga ed estorsione nei confronti di un imprenditore che con la sua denuncia ha portato la Dda di Milano, lo scorso febbraio, a smantellare una cosca della 'ndrangheta radicata a Mariano Comense (Como).

A seguito delle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini e dal pm Alessandra Dolci e condotte dai carabinieri di Monza, infatti, Oliverio, 55 anni di Como, era finito in carcere lo scorso febbraio per traffico di stupefacenti ed estorsione, commessi dall'anno 2007 in avanti, nell'inchiesta che aveva portato a 28 arresti tra cui anche quelli di presunti affiliati e capi del clan Muscatello.

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Secondo gli investigatori, Oliverio sarebbe stato un "punto di riferimento di soggetti appartenenti alla 'ndrangheta", ma non gli è stata contestata nell'ordinanza l'associazione mafiosa. Stando alle imputazioni, invece, Oliverio avrebbe minacciato di morte Vincenzo Francomano che, da titolare, voleva chiudere la sua officina che era gestita dallo stesso arrestato. Francomano, uno dei pochi imprenditori in Lombardia che ha rotto il muro di 'omertà' di fronte a questo genere di minacce, con la sua denuncia ha fatto scattare il blitz.