Fiorenza (Fit Cisl): “Tpl Calabria, solo annunci roboanti, servizi inadeguati e riforma bloccata”

"Le azioni politiche – istituzionali del Governo Regionale, continuano a essere lente e inefficaci per pianificare e innovare il sistema dei trasporti in Calabria. Escluse simboliche e raffazzonate iniziative, la pur dichiarata e condivisa esigenza di procedere verso una radicale riorganizzazione del comparto, è rimasto uno spot mediatico istituzionale. Si continua a sottovalutare il valore del tempo nel dover cogliere e sviluppare un sinergico impegno che, a nostro avviso, è indispensabile per dare avvio alla nuova "Politica dei Trasporti". È tempo di praticare una nuova concezione organizzativa e perseguire scelte di sistema equilibrate e condivise dai vari attori chiamati a generare innovazioni, efficienza e sostenibilità di una rete di servizi adeguata ai bisogni di mobilità locale e territoriale. Rivendichiamo una "Programmazione dei Servizi" che renda i trasporti pubblici fruibili e competitivi sia nei costi e sia nei tempi di percorrenza. Bisogna, da subito, valorizzare gli strumenti idonei per sviluppare e condividere i contenuti e le finalità del nuovo "Sistema integrato delle infrastrutture e dei servizi" con l'esigibilità di una piena "Integrazione vettoriale, oraria e tariffaria". Questo è l'obiettivo sul quale ci sentiamo impegnati per costruire un pezzo di futuro economico e sociale in grado di sostenere la competitività della Calabria nel "Sistema Paese". In quest'ottica siamo preoccupati anche per i ritardi sulla piena operatività dell'Autorità Regionale ART. CAL. e dell'Agenzia Regionale Reti e Mobilità" e di tutto ciò che a esse è demandato dall'art. 13 della legge 35/2016. La nostra non è una preoccupazione sul modello di gestione delineato dalla legge istitutiva ma, soprattutto, sulle negative conseguenze che questi ritardi, stanno generando in termini di programmazione, di competitività e sostenibilità del comparto. Aspetti e contenuti che, se ritardati nel tempo, oltre a mantenere una condizione d'inefficienza e d'insopportabili disagi per gli utenti, si rischiano di vanificare quanto fatto, nell'ultimo quadriennio, per superare il rischio del default finanziario del settore. Il Governo Regionale deve assumere la consapevolezza ed essere da subito consequenziale. Sarebbe imperdonabile che a causa di ritardi istituzionali, il comparto del Tpl, possa subire riduzioni delle risorse economiche provenienti dal "Fondo Unico Nazionale". Noi siamo pronti a condividere gli obiettivi di una pianificazione e di una programmazione che genera efficienza e integrazione vettoriale, entro cui, organicamente risolvere i vari bisogni di mobilità per i cittadini delle aree interne, collinari e marine. Non si migliorano i servizi producendo interventi che comportano soppressioni su un territorio per trasferirle su un altro senza una logica di sistema. La legge di riforma e le dichiarazioni d'intenti per l'innovazione e l'integrazione non hanno, a oggi, prodotto gli effetti auspicati. Come non è pensabile che tali effetti si producano senza un ridisegno dei servizi che non può attuarsi con gli attuali affidamenti parcellizzati e sovrapposti. Occorre intervenire sui bacini d'utenza e su di essi, in maniera integrata, sviluppare la programmazione a rete di servizi urbani ed extraurbani e, a seguire, bisognerà indire i bandi di gara per l'assegnazione dei servizi su gomma. Per il vettore ferroviario è opportuno procedere con un affidamento, dei servizi, per un arco temporale congruo che consenta, a Trenitalia Spa o altro gestore, di poter fare i consistenti investimenti sul materiale rotabile. Perché tale processo riformatore non è stato neanche avviato?". Lo afferma una nota di Annibale Fiorenza Segretario Generale Regionale della Fit Cisl.

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