Terremoti, Bevacqua: "In Commissione regionale Ambiente e Territorio sedute dedicate a sicurezza"

bevacquadomenico19apr"Se la solidarietà è il primo sentimento che sgorga prepotente dopo la visione delle immagini strazianti di Amatrice, subito dopo una classe dirigente degna di questo nome ha il dovere di raccogliere tutte le migliori energie per evitare che la tragedia si ripeta in qualsivoglia area a rischio sismico del nostro Paese e la Calabria è sicuramente fra i territori maggiormente interessati dalla funesta probabilità". Lo afferma il consigliere regionale Domenico Bevacqua.

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"In qualità di presidente della Commissione regionale Ambiente e Territorio - prosegue - ho intenzione di calendarizzare alla ripresa dell'attività, una serie di sedute dedicate al tema e, in particolare, avvierò la discussione ricordando anche a tal proposito come con l' approvazione del QTRP, abbiamo sancito tra l'altro alcuni principi cardine indirizzati a quella determinazione di regole certe e non più aggirabili che dovranno rappresentare i riferimenti nella redazione dei piani strutturali e, quindi, nella realizzazione degli interventi edilizi all'interno della nostra regione. Se è vero, com'è vero, che, in larga misura, non sono i terremoti in sé a provocare i morti, bensì il crollo degli edifici privi di una mancata messa in sicurezza, dobbiamo appropriarci della piena consapevolezza che l'unica maniera di non attendere inutilmente le lacrime sulle prossime nuove vittime è di puntare con decisione sulla prevenzione, senza se e senza ma. Le decine di migliaia di case abusive censite in Calabria si uniscono ad un tessuto abitativo costituito in prevalenza da piccoli Comuni che non hanno in bilancio i mezzi necessari per provvedere a una ricognizione scientifica e ad una programmazione efficiente della messa in sicurezza. Non possiamo attendere oltre e se il governo centrale deve porre in essere un piano complessivo, pretendendo dall'Europa l'indispensabile flessibilità finanziaria, a noi, legislatori regionali, tocca di utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione, a cominciare dai 130 milioni destinati alla prevenzione antisismica dal Patto per la Calabria, per la cui realizzazione sarà decisivo l'apporto degli operatori economici, degli intellettuali, delle università e delle organizzazioni rappresentative del mondo produttivo e del lavoro". "All'indomani delle dichiarazioni del presidente Oliverio - conclude Bevacqua - il quale ha ribadito con chiarezza, dopo un incontro con i tecnici dei dipartimenti Lavori pubblici e Bilancio, che è necessario un adeguamento della normativa nazionale per l'utilizzo delle risorse e per consentire una utilizzazione più celere e meno farraginosa nelle situazioni a più elevato rischio, spesso concentrate nei centri storici, il ruolo attivo della Regione, che ha la responsabilità della programmazione degli interventi e del controllo sulla attuazione degli stessi, deve manifestarsi da subito, a cominciare dalla riunione nazionale dei presidenti delle Regioni che si terrà giovedì prossimo, primo settembre, a Roma. Se dovessimo ridurre il dibattito alla sola costernazione del momento, dimostreremmo una nostra inaccettabile inadeguatezza nello svolgere il ruolo che ci compete nell'essere responsabili del futuro delle nostra gente".